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I Carabinieri CITES di Pavia lo hanno fermato per tempo

Sequestrato pianoforte con parti in avorio pronto per essere spedito all’estero

Un pianoforte realizzato con tasti in avorio, anche detto «oro bianco», del valore di oltre 50.000 Euro e pronto per essere spedito all’estero, è stato sequestrato dal Nucleo Carabinieri CITES di Pavia presso una ditta milanese di traslochi specializzata in spedizioni internazionali di opere d’arte.
Gli accertamenti del Nucleo Carabinieri CITES di Pavia, in collaborazione con Nucleo Carabinieri CITES di Bergamo e del Servizio CITES della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige, in ordine alla vendita di un pianoforte proveniente dall’estero, hanno evidenziato che lo strumento musicale contenente tasti in avorio della specie Loxodonta africana (Elefante africano), era stato oggetto di passaggi commerciali senza la necessaria documentazione CITES.
 
La specie Loxodonta africana (Elefante africano) è infatti inserita in Appendice I della Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie di Flora e Fauna minacciate di estinzione (CITES) nonché in Allegato A del Reg. (CE) 338/1997 e s.m.i. (Regolamento di base), che vietano la commercializzazione di “specimen” (parte di animale o un prodotto derivato appartenente a tale specie) in quanto lo sfruttamento economico rappresenta una grave minaccia per la sopravvivenza della specie.
A tale divieto è prevista l’applicazione di alcune deroghe, normate dallo stesso Regolamento europeo, che devono essere oggetto di approfondita valutazione da parte del competente Ufficio CITES al fine di scongiurare la provenienza illegale dell’avorio che rimane al centro di intensi traffici commerciali a livello internazionale.
 
Una volta verificata la sua origine legale nonché la titolarità alla sua detenzione, l’Ufficio CITES può rilasciare la prescritta documentazione, mediante un «certificato CITES per scopi commerciali» che ne autorizza eventuali scambi.
Dalle verifiche espletate dal Nucleo Carabinieri CITES di Pavia è emerso che il pianoforte, realizzato nel 1983 in Germania e contenente tasti in avorio, era stato venduto nel mese di ottobre 2022 da un privato residente in Bolzano ad un musicista residente in Italia, tramite l’intermediazione di un rivenditore lombardo, in assenza del certificato CITES per scopi commerciali che ne autorizzasse la vendita.
 
L’acquirente aveva affidato il pianoforte ad una società di spedizioni internazionali con sede in provincia di Milano per trasferirlo all’estero, operazione non riuscita a seguito dell’intervento dei militari del Nucleo CC CITES di Pavia che in data 15/11/2022 hanno posto sotto sequestro lo strumento.
I soggetti ritenuti responsabili dell’illecita vendita sono stati pertanto denunciati in stato di libertà per l’ipotesi di reato di cui all’art. 1 c. 1 lett. f) della L. 150/1992 che prevede l'arresto da sei mesi a due anni e l'ammenda da 15.0000 a 150.000 Euro.
Sempre per la stessa legge il pianoforte sottoposto a sequestro penale, già convalidato dall’Autorità Giudiziaria, sarà oggetto di successiva confisca. Il fascicolo penale è stato trasmesso per competenza territoriale alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia.

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