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Esercente denunciato per aver servito alcolici a minorenni

I Carabinieri di Trento hanno visto un gruppo di 14-15enni che bevevano tranquillamente alcolici serviti dal locale

L’abuso di alcolici, specie tra i minori, è spesso concausa del degrado delle aree urbane frequentate dagli avventori e talvolta si traduce anche in vere e proprie manifestazioni di molestia e illegalità a danno dei residenti che sempre più frequentemente patiscono gli schiamazzi e gli imbrattamenti di orde di giovani che a fine serata smaltiscono i fumi dell’alcol per le vie del centro, in alcuni casi sfociando in veri e propri danneggiamenti, se non addirittura in risse o aggressioni.
È la parte patologica e molesta della movida trentina, che di fatto compromette quel necessario equilibrio tra le dinamiche sociali ed economiche di una città viva e interessante e il diritto dei residenti di condurre una vita serena e tranquilla.
 
Questo equilibrio può diventare precario non solo per le condotte e le degenerazioni di alcuni gruppi di avventori e frequentatori del centro città (spesso protagoniste nella cronaca e nell’impatto con le forze dell’ordine), ma anche per la conduzione irresponsabile di locali posti all’interno della ztl del capoluogo da parte di alcuni titolari, su cui si sta concentrando l’attenzione dell’Amministrazione comunale, della Polizia Locale ma anche dell’Arma dei Carabinieri, soprattutto con riferimento al volume della musica, al possibile spaccio di stupefacenti all’interno dell’esercizio oltreché alla continua somministrazione di alcoolici a minorenni o a persone già in stato di ebbrezza.
 
Grazie a detta intensificazione dei servizi appiedati, curata dalla Compagnia dei Carabinieri guidata dal Capitano Ceron, anche questo ambito è già (e sarà) attentamente attenzionato, tant’è che il primo concreto riscontro è stato curato proprio da una giovane pattuglia di carabinieri di quartiere, che ha notato alcuni quattordicenni e quindicenni seduti ai tavolini che consumavano bevande alcooliche servite da personale del relativo locale, verso il quale si è immediatamente proceduto.
 
L’articolo 689 del Codice Penale, infatti, parla chiaro: l’esercente che somministra bevande alcoliche ad un minore degli anni 16 è punibile con l’arresto fino ad un anno e, qualora il fatto venga commesso più di una volta, si aggiunge la sanzione amministrativa pecuniaria nell’importo che va dai 1.000 ai 25.000 euro, nonché la sospensione dell’attività commerciale per tre mesi.
 
È al pari esecrabile la condotta di chi somministra bevande alcoliche a persone in stato di manifesta ubriachezza, l’art. 691 del Codice Penale, infatti, prevede l’arresto da tre mesi a un anno e, qualora a porla in essere fosse un esercente, anche la sospensione dell’esercizio.

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