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Torna in servizio a Bolzano la Stazione mobile dei Carabinieri

I militari dell’Arma hanno ripristinato il presidio di legalità per il controllo capillare e integrato delle aree più a rischio del capoluogo

Come già anticipato dall’assessora comunale alla scuola, l’Arma ha deciso di intensificare i controlli sia nel centro cittadino, in quelle aree considerate luoghi della movida, ma anche nelle piazze ove si sospetta che vi sia spaccio di droga o in quelle zone ritenute più a rischio e ove i pregiudicati si sentono liberi di riunirsi.
La stazione mobile, come già avvenuto lo scorso inverno, sarà dislocata sia nel cuore del Capoluogo, nelle vicinanze delle scuole, del teatro, di piazza della Madonna, della stazione, del duomo, così come nel rione Casanova, in tutte quelle aree franche che richiedono una presenza significativa dell’Arma, sia come deterrente, che come strumento di repressione delle condotte che turbano la quotidianità cittadina.

La stazione mobile si pone come strumento di polizia di prossimità al cittadino, che non solo potrà contare su un numero considerevole di carabinieri in servizio su quel mezzo, ma che potrà, altresì avvalersi della stessa per denunciare immediatamente all’autorità eventuali condotte criminali o reati che si dovessero verificare.
Al riguardo, ecco che cosa ha detto il tenente colonnello Stefano Esposito Vangone:
«La stazione mobile è un validissimo strumento di prevenzione che consente, in maniera qualificata e tempestiva, di poter fruire di un presidio dell’Arma in ogni dove, in qualunque area in cui il cittadino necessiti di maggior tutela. L’Arma, grazie anche ai rinforzi estivi, garantirà un’estate sicura attraverso un presidio dinamico e incisivo.»
 
A riprova dell’efficacia della Stazione Mobile gli interventi eseguiti questa notte in piazza Anita Pichler e in piazza delle Erbe, ove l’impiego del mezzo ha consentito di poter procedere agevolmente al controllo dei soggetti riunitisi nel quartiere Casanova, di alcuni avventori di un esercizio pubblico della zona e alla verbalizzazione dei testimoni di un episodio avvenuto in una delle zone della cosiddetta movida Bolzanina.

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