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Lavis e Terre d’Adige, furti aumentati del 30 percento

Ecco come intende reagire lo Stato per ridurre i reati predatori a Lavis

Dopo la lettera fatta pervenire alla Compagnia Carabinieri di Trento dal Sindaco di Lavis, il primo cittadino è stato invitato dal Comandante Provinciale presso la sede di via Barbacovi, per fare il punto sull’oggettiva situazione dei furti registrati nella zona della Rotaliana.
Con statistiche alla mano, effettivamente, nel corrente anno si è registrato un aumento di furti in abitazioni o pertinenze del 30% rispetto al quadriennio passato, che non può esser attribuito solo alla ripresa post Covid e che non riflette, peraltro, l’andamento maggiormente positivo delle altre aree del Trentino.
 
Nei Comuni di Lavis e Terre d’Adige da gennaio ad oggi sono stati compiuti 55 furti, a cui si aggiungono 20 tentativi non andati fortunatamente a segno.
Il target principale sono contanti e gioielli (il 40% dei casi), ma vi sono anche diversi furti avvenuti solo nelle pertinenze dell’abitazione e che riguardano bici elettriche in primis e poi attrezzatura e strumenti da lavoro.
Purtroppo l’installazione di telecamere di sorveglianza non è molto diffusa (presenti soltanto in 11 dei 75 casi esaminati) pertanto l’attività d’indagine volta all’individuazione dei responsabili risulta più complessa.
A questi dati si aggiungono, sempre con riferimento al 2023, 13 casi di furto su auto in sosta.
 
Queste sono le linee d’azione partecipate o condivise con il Sindaco:
•    già da alcune settimane sono in atto servizi notturni esclusivamente orientati ad intercettare gli autori dei furti, alcuni dei quali già portati all’attenzione degli organi di giustizia;
•    la Stazione Carabinieri di Lavis, da qualche mese priva del Comandante titolare (trasferitosi nella regione d’origine), a breve sarà guidata da un nuovo Comandante di esperienza, che arriva da settori investigativi e che verrà assegnato a fine ottobre;
•    con effetto immediato, giungeranno invece rinforzi straordinari dal territorio, per consentire la presenza giornaliera di ulteriori pattuglie oltre quelle già assicurate ordinariamente;
•    lo stabile della Caserma verrà in parte riqualificato dall’Amministrazione Comunale, favorendo così, indirettamente, anche la permanenza del personale (solitamente restio a trattenersi in reparti connotati da rilevanti carenze logistiche) e concorrendo in questo modo ad arginare il sottorganico (la Stazione di Lavis è attualmente carente di 3 unità rispetto all’organico previsto);
•    il Comune metterà a disposizione una sala conferenze per promuovere incontri con la popolazione nel corso dei quali alcuni rappresentanti dell’Arma daranno consigli mirati a scongiurare i furti, se si considera che circa il 30% di quelli patiti di recente hanno riguardato cose lasciate incustodite in vani aperti o in giardino, nei furti su auto, invece, si è trattato quasi sempre di zaini e borse lasciate incautamente esposte alla vista dei malintenzionati;
•    Verranno incentivate iniziative di «sicurezza partecipata» mediante la creazione di reti informative tra gruppi di cittadini (per quartiere, per frazione o per settore del territorio) i cui responsabili potranno avere contatto diretto con un referente dei Carabinieri, al fine di raccogliere informazioni utili e segnalare prontamente situazioni critiche e di allarme;
•    un progressivo coinvolgimento anche della Polizia Locale, con la speranza che possano essere svolti una tantum anche servizi in orario serale-notturno, anche al fine di non sgravare le unità dei Carabinieri da compiti non pertinenti il controllo del territorio (es. incidenti stradali complessi/gravi).

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