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I Carabinieri di Trento tirano le somme sui controlli alle moto

Da maggio a settembre sono stati assicurati oltre 700 servizi, all’esito dei quali sono stati controllati 3.150 motocicli e comminate oltre 300 sanzioni

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Sta ormai per volgere al termine la campagna di controlli alla circolazione stradale lungo le principali direttrici che conducono ai passi dolomitici, avviata dal Comando Provinciale di Trento nei confronti dell’ingente afflusso di appassionati motociclisti (molti dei quali provenienti dall’estero) che nella bella stagione si riversano sui tornanti trentini.
Da maggio a settembre sono stati assicurati oltre 700 servizi, all’esito dei quali sono stati controllati 3.150 motocicli e comminate oltre 300 sanzioni.
 
Le attività sono state condotte in taluni casi anche in collaborazione con personale delle varie Polizie Locali dislocate sul territorio le quali hanno fornito, tra le altre, la strumentazione tecnica per effettuare le rilevazioni sulla velocità, adottando dispositivi interforze e/o strategie operative che limitassero i casi di mancato rispetto all’alt degli operatori e quindi di fuga.
In molti di questi contesti è risultato determinante l’impiego di carabinieri motociclisti, capaci di interventi più rapidi e dinamici soprattutto in condizioni di traffico sostenuto.
 
Le infrazioni al Codice della Strada più ricorrenti sono state: il sorpasso in curva (pertanto con superamento della linea continua e invasione della corsia opposta), la circolazione con telaio o altra parte modificata, la circolazione senza revisione, la velocità o la condotta di guida pericolosa, la violazione della segnaletica (in particolare quella orizzontale) e la mancanza dei documenti necessari.
 
L’obiettivo è e rimane quello di prevenire l’assunzione di condotte spericolate, senza necessariamente etichettare la categoria e con il primario fine di preservare la sicurezza anche degli stessi motociclisti (oltre che di tutti gli altri utenti della strada), nell’auspicabile obiettivo di ridurre al minimo il numero degli incidenti stradali, che purtroppo, quando coinvolgono le due ruote, spesso hanno esiti gravi o fatali, come purtroppo avvenuto anche quest’anno in Trentino.
L’impegno verrà replicato anche il prossimo anno, con nuove strategie operative e ulteriori motocicli con tinta istituzionale da assegnare ad alcuni reparti dell’Arma nel territorio.


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