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L’agenda pubblici esercizi per gli amministratori del Trentino

I temi prioritari per i futuri sindaci sono sicurezza, viabilità, burocrazia, ma anche promozione turistica e arredo urbano

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Sicurezza, viabilità, burocrazia, ma anche promozione turistica e arredo urbano. Sono questi i temi che i pubblici esercizi del Trentino ritengono prioritari nelle agende dei futuri sindaci.
L’Associazione dei pubblici esercizi del Trentino ha inviato un questionario ai propri associati per raccogliere le esigenze della categoria in ciascuno dei 156 Comuni che a settembre rinnoveranno i propri amministratori.
Da sempre, infatti, l’Associazione è attenta anche ai rapporti con le pubbliche amministrazioni locali, per favorire il dialogo e valorizzare il ruolo dei pubblici esercizi all’interno delle comunità trentine.
Dalle risposte esce un quadro vario e dettagliato, dove però emergono alcuni tratti comuni: burocrazia e viabilità (compreso il tema dei parcheggi) sono le criticità più frequentemente rilevate dagli esercenti, seguite da vicino dal problema della promozione turistica, dell’arredo urbano e della sicurezza.
Il tutto in un periodo di inaudita difficoltà per la categoria: il lockdown, il distanziamento sociale, le misure per il contenimento dell’epidemia hanno un’incidenza pesantissima sulla categoria che rappresenta il luogo di contatto e di comunità per eccellenza.
 
«Abbiamo raccolto la voce dei nostri associati – spiega la presidente Fabia Roman – per ciascuno dei Comuni che andranno al voto tra poche settimane. Il coronavirus sta mettendo a dura prova le nostre imprese, tra le più colpite dai provvedimenti nazionali e locali. I mesi di blocco, però, uniti alla considerazione che ancora oggi molte imprese non sono ancora a pieno regime, costituiscono un peso che per molte aziende si sta rivelando insostenibile.»
Nello specifico, la maggior parte dei soci che hanno partecipato al questionario ritengono viabilità e parcheggi l’ambito sul quale vi è maggiore necessità di intervenire (67,7%), ovviamente in relazione al proprio territorio.
Per il 58,5% dei soci (erano possibili più risposte) è indispensabile ridurre la burocrazia e semplificare gli oneri amministrativi che sottraggono tempo al lavoro.
Il 44% ritiene vada rafforzata la promozione turistica del proprio ambito, mentre per 1 esercente su 3 sono rilevanti i problemi legati alla sicurezza (32,3%) e all’arredo urbano (33,8%).
 
«I temi sono quelli che come Associazione – commenta la presidente Roman – affrontiamo da sempre. In particolare, mobilità e burocrazia sono argomenti sempre all’ordine del giorno, sui quali cerchiamo di lavorare assieme alle amministrazioni di ogni grado, provinciale e comunali, per ridurne l’impatto negativo sulle aziende. Tra gli obiettivi di questa indagine c’è ovviamente anche la volontà di far sentire la voce della nostra categoria che è una componente importante all’interno della socialità e del vivere quotidiano dei nostri comuni. I bar sono anche il luogo della discussione e del dialogo, dove i cittadini si aggiornano, si informano, creano opinione: sono un presidio di civiltà, e ci aspettiamo che anche i futuri amministratori riconoscano e rispettino questo ruolo così importante. Da parte nostra siamo sempre disponibili a collaborare per tutelare le nostre imprese ed aiutarle a crescere e prosperare.»

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