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Prima giornata di voto per elezioni e referendum

La percentuale è stata più alta del previsto. In testa Val D’Aosta e Trentino Alto Adige, in coda Sardegna e Sicilia – Il silenzio stampa non è stato rispettato da tutti

La prima giornata elettorale ha segnato una soddisfacente affluenza al voto.
Indipendentemente da ciò per cui si andava a votare, i dati dicono che la regione che ha avuto una maggiore affluenza alle urne è stata la Valle D’Aosta, con il 56,37%.
A seguire il Trentino Alto Adige con il 54,42% e il Veneto con il 51,04%.
La più bassa percentuale l’hanno registrata la Sardegna con il 23,41% e la Sicilia con il 24,78%.
La situazione dell’intero Paese la si può vedere tramite questo link messo a disposizione dal Ministero dell’Interno.
 
L’affluenza al voto per il Trentino Alto Adige ha un significato poco rilevante, dato che stavolta si vota sia la domenica che il lunedì, mentre le volte precedenti il tutto andava fatto in una sola giornata.
Comunque la Regione Trentino Alto Adige ha messo a disposizione i risultati comune per comune tramite questo link per la provincia di Trento e tramite quest’altro per la Provincia di Bolzano.
La media in provincia di Trento è stata del 63,93%.
Tra i comuni che hanno avuto la maggiore affluenza vediamo in Trentino Pinzolo (79,72%), Aldeno (76,64%), Storo (74,76%) Volano (74,29%) Ville d’Anaunia (74,03%).
L’affluenza più bassa comunque supera sempre il 50% dei votanti.
L’affluenza nel comune di Trento è stata del 54,75%), in quello di Rovereto del 62,74%, Pergine il 64,45%.
 
L’affluenza media in provincia di Bolzano è stata del 66,4%.
I più virtuosi sono stati i cittadini di Senales, che sono andati a votare nella misura dell’85,3%, seguiti da Anterivo (84,5%), Aldino (81,6%), Tires (81,7%) Provés (81,4%), Val Casies (80,4%) e La Valle (80,2%).
Nessun centro abitato segna un’affluenza inferiore al 60%.
Diverso il discorso per i grandi comuni, che segnano una minore affluenza: Bolzano (56,2&), Merano (56,4%), Brunico (59,23%), Laives (64,8%) e Bressanone (66%).
 
La giornata non ha segnato problemi particolari.
L’affluenza ha registrato una maggiore presenza di persone nelle ore centrali del mattino, del pomeriggio e della sera. Chi è andato presto o alle ore dei pasti non ha fatto coda.
Le precauzioni messe in tato per evitare contagi Covid-19 sono state osservate. Obbligo di mascherina, che andava tolta per palesare la propria identità stando a buona distanza, liquido disinfettante per le mani e la matita.
Invece non è stato osservato dappertutto il silenzio di legge della vigilia e delle giornate di voto.
Sui social network molti candidati, i loro sostenitori e i loro detrattori hanno continuato imperterriti a pubblicare argomenti (anche di cattivo gusto) sia sabato che domenica.
Purtroppo anche un giornale online non ha osservato il silenzio stampa, criticato però da alcuni lettori.
Sta di fatto che le autorità dovrebbero intervenire per imporre il rispetto della legge. E questo vale sia per i social che per la stampa.

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