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Zingaretti spiazza tutti: si dimette da segretario del PD

Dopo le sterili diatribe su argomenti di minore importanza, la pragmatica decisione

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In Italia le dimissioni sono così rare che finora hanno sempre premiato il dimissionario.
Fatto sta che improvvisamente il segretario politico del PD, Nicola Zingaretti, si è dimesso dalla carica.
E l’ha fatto in modo polemico, sia nei modi che nei contenuti. Lo ha anticipato nei social e ha accusato i vertici del partito di essere interessati solo alle poltrone e proprio in un momento in cui l’Italia sta per affrontare una nuova ondata di pandemia.

Era da tempo che i leader di partito aprivano la bocca solo per protestare. A volte con ragione, a volte per problemi minori, ma Zingaretti non ha avuto un attimo di tregua.
Forse l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso è statala reazione alla scelta di far entrare nella giunta della Regione Lazio dei Grillini, che in campagna elettorale erano avversari.
Sembrava quasi che facesse parte di un piano organizzato per spianare la strada ad altre conquiste politiche, come la gestione della poltrona di sindaco di Roma.

Ma al momento il PD deve fare i conti con se stesso. Quando eleggi un segretario te lo tieni e lo segui anche quando non condividi le scelte.
Le anime del PD sono molte, è vero, ma magari la fronda poteva essere gestita cum grano salis.
Come dicevamo, in Italia le dimissioni ripagano. Vediamo se Zingaretti ritorna, più potente di prima.

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