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La banalità di Medvedev: «Elettori punite i Governi»

Eppure i leader politici hanno abboccato e si stanno accusando l'un l'altro

Il vicepresidente del consiglio di sicurezza nazionale russa, Dmitri Medvedev, ha sparato una delle sue battute su Telegram: «Alle urne vorremmo vedere i cittadini europei non solo esprimere il malcontento per le azioni dei loro governi, ma anche dire qualcosa di più coerente. Ad esempio, che li chiamino a rendere conto, punendoli per la loro evidente stupidità».
L’ex presidente russo aveva già espresso il proprio disprezzo per i leader occidentali, esultando in particolare per la caduta del governo Draghi e di Johnsin e della mancata maggioranza di Macron.
A ben vedere, la sparata è decisamente puerile. Ricorda il ragazzino che non riuscendo a battere il compagno di scuola fa la spia alla maestra.
Francamente abbiamo fondati motivi di ritenere che la battuta non sortirà ad alcun effetto presso gli elettori. Gli italiani sono abbastanza maturi da non farsi influenzare da uno statista estero. Ancor di più se appartenente alla federazione Russa.
 
I leader di partito invece sembra che non siano altrettanto maturi, dato che a vario titolo si sono accusati l’uno con l’altro di fare il gioco della Russia.
Letta ha chiesto formalmente a Salvini di prendere le distanze da Mosca. Salvini ha tagliato corto dicendo che «i problemi sono altri».
Era immaginabile che il PD avrebbe rispolverato la storia del viaggio mancato di Salvini a Mosca, anche se ufficialmente risulta che non vi sia stato nulla.
Non va dimenticato che fino a l’anno scorso tutti i leader cercavano di ingraziarsi Putin. Anche Letta. Berlusconi e Putin si erano scambiati gli inviti da buoni amici. Di Maio aveva ipotizzato di uscire dalla NATO e mettersi con la Cina. Fratoianni aveva bocciato tutte le risoluzioni di Draghi a favore dell’Ucraina.
Ma da allora a oggi si è messa di mezzo una guerra e tutto è caduto automaticamente.
 
Anche tutto questo fa parte delle campagne elettorali attivate dalle varie formazioni.
Come le altre volte, in questo periodo consigliamo i lettori di non ascoltare i politici perché a sentirli potrebbero pensare di essere le persone più intelligenti di questo mondo.
Ai politici però in questa tornata elettorale dobbiamo aggiungere anche la classe dei giornalisti che parlano delle quattro formazioni politiche in lizza. A leggerli potrebbero domandarsi se gli è sfuggito qualcosa… Magari la buona educazione.
Gli Italiani stanno facendo il loro dovere in barba a giornali e politici, basti pensare che in un momento come questo lo stato che funziona meglio è l’Italia.
Quindi i programmi per la prossima legislatura dovrebbero essere improntati a far sì che i cittadini possano operare al loro meglio. Nient’altro.

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