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La Provincia dovrà ottimizzare il 50% dei costi del back office

Lo ha detto il presidente Dellai, che ha aggiunto: «Bisogna accelerare il processo di modernizzazione della pubblica amministrazione»

«Ci troviamo di fronte a due obiettivi ambiziosi che richiedono un’assunzione di responsabilità. Il primo riguarda l’accelerazione del processo di modernizzazione della Pubblica Amministrazione che nel medio periodo dovrà ottimizzare il 50% di abbattimento dei costi di back office, e nel breve periodo, ovvero entro un anno, ridurre del 10% il costo complessivo della amministrazione di 1, 2 miliardi di euro. Il secondo obiettivo è quello dell’Agenda digitale europea, condizione fondamentale per rilanciare la crescita. Anche se in Trentino si ritiene sproporzionato l’impegno di cablare tutto il territorio con la fibra ottica entro il 2018 per permettere l’accesso globale alla banda larga, questo vuol dire avere un governo che anticipa i tempi e non che si limita a gestire il presente.»
 
Così ieri ha affermato il Presidente della Provincia autonoma di Trento in occasione del meeting aziendale di fine anno della Società Informatica Trentina che ha avuto luogo a Rovereto all’auditorium Melotti del Mart, alla presenza di 200 dipendenti e 42 ospiti.
Tra loro c’erano anche i giovani concorrenti del ‘Business Game, Gioca oggi per vincere domani’ importato in Trentino dal CEii (Centro Europeo di Impresa e di Innovazione).
 
Sul palco è salito anche l’Assessore provinciale all’industria artigianato e commercio Alessandro Olivi che ha riconosciuto i meriti di Informatica Trentina nel processo di modernizzazione del sistema Trentino.
Il «fil rouge» del meeting è stato dedicato dal Presidente di Informatica Trentina Paolo Spagni al tema de ‘La solidarietà nella crescita’.
 
«Referendum o meno, io non ho paura a riguardo – ha anche affermato il presidente Dellai durante il suo intervento - se si abrogano le Comunità di Valle rischiamo di trovarci tra due sponde: da una parte una Provincia che legifera, dall’altra i Comuni che hanno paura di perdere potere. Tra queste due sponde non può esserci il nulla o al massimo una realtà a macchia di leopardo. Ci vuole un livello istituzionale intermedio, per evitare un contesto con una Provincia onnipotente e onnipresente da una parte, e Comuni piccoli e soli dall’altra.»
 
Il presidente si è poi soffermato sui risultati raggiunti nel corso del 2011 da Informatica Trentina, lodandone lo sforzo di tutti che ha portato ad un costante processo di rafforzamento e crescita della Società che «nel 2011 si attesta a quota 60 milioni di euro con un tasso annuo medio di crescita negli ultimi 5 anni pari a quasi l’ 8,0%, quale conseguenza delle attività realizzate con il concorso degli altri operatori di mercato, in particolar modo quelli locali», come ha spiegato il direttore generale Clara Fresca Fantoni.
«Tuttavia – ha aggiunto Dellai – bisogna accelerare la crescita, perché il ritmo dei cambiamenti economici è oggi veloce, bisogna vedere anche nella collaborazione e nella rete con le imprese private una modalità di rilancio produttivo.»
 
Il convegno di Informatica Trentina è stato condotto seguendo un modello di dialogo tipo ‘talk show’ tra i vertici della Società e i direttori dei settori più significativi della medesima, che sono intervenuti dalla platea.
Si è parlato dei passi importanti fatti dall’Azienda nel corso del 2011 per tenere fede alla sua missione di società di sistema e di leva di sviluppo per l’ICT locale, nonché di facilitatore della Pubblica amministrazione.
 
Ad intervenire sulle performance e sul ruolo istituzionale di Informatica Trentina sono stati il vicepresidente e presidente del Consiglio delle autonomie locali Marino Simoni e il direttore generale Clara Fresca Fantoni.
«Il contributo offerto nel 2011 da Informatica Trentina al sistema economico locale, di cui è parte integrante, è stato significativo ed è il riflesso del duplice ruolo della Società – ha affermato Marino Simoni - da un lato Informatica Trentina come «società di sistema» ha un obiettivo che va al di là della mera fornitura di servizi e prodotti informatici ma si estende all’esecuzione ed all’adempimento delle direttive della Giunta Provinciale per la modernizzazione dell’apparato pubblico locale. La Società non si limita infatti ad erogare servizi informatici, ma anche altre tipologie di servizi, quali i servizi di analisi organizzativa, cercando quindi di partecipare sempre più all’obiettivo finale di elevazione del livello qualitativo della Pubblica Amministrazione trentina. Dall’altro lato, vi è Informatica Trentina nel rapporto con le imprese: viene infatti sempre più utilizzata dalla Giunta Provinciale come forma di «incentivo alle imprese» legata alla domanda pubblica che viene così intercettata, resa organica e ridistribuita alle imprese locali tramite l’appalto dei servizi.»
 
«Sulla base dei risultati raggiunti, l’impegno di Informatica Trentina per il 2012 è quello di proseguire nel percorso teso ad evolvere sempre più in Centro Servizi Territoriale al servizio degli Enti pubblici del Territorio - ha poi reso noto il direttore generale Clara Fresca Fantoni.»
«Per rendere maggiormente accessibili e fruibili i servizi, Informatica Trentina contribuisce concretamente a costruire la rete di una PA trentina sempre più digitale – ha aggiunto Fresca Fantoni - un percorso rispetto al quale credo però sia necessario accelerare e innovare il nostro modo di lavorare e di collaborare ponendosi in discussione con coraggio ed avviando un percorso di miglioramento e di rigenerazione orientato ad ottimizzare l’organizzazione, semplificare i processi aziendali, per renderli più efficaci, più tempestivi, porsi al reale servizio del Cliente, generare valore aggiunto nel dialogo e nel supporto alle strutture pubbliche, erogare servizi di maggiore qualità e soprattutto favorire e promuovere forme di innovazione organizzativa e tecnologica.»
 
Nel corso della serata, dopo il tributo con un video-testimonianza dell’operato del direttore Giovanni Battista Lanzingher, che il 31 dicembre prossimo andrà in pensione - Informatica Trentina ha scelto di raccontare per immagini, con un video, i momenti più salienti del 2011.
Gli ospiti, da tradizione esterni alla compagine interna della Società, sono stati i 42 ragazzi che si sono sfidati durante il Festival dell’Economia presso lo stand di Informatica Trentina con il video gioco ‘Business game’ un software adattato dal CEii Trentino per apprendere giocando se si ha la stoffa dell’imprenditore.
 
Ad accompagnarli sono stati il Presidente del CEii Luigi Sartori, il direttore Renata Diazzi con la partecipazione del Presidente dell’Associazione Artigiani e piccole imprese Roberto De Laurentis, il quale ha sottolineato l’importanza dell’indipendenza che permette lo spirito imprenditoriale.
«Avere una piccola azienda, costruirla con le proprie mani permette di uscire dal condizionamento di essere un semplice dipendente di una grande azienda, di esser libero di avere tanti collaboratori ed essere protagonisti di prodotti nuovi ed innovativi» ha affermato De Laurentis.
 
Sull’importanza dei giovani si è soffermato il Presidente Paolo Spagni nel suo saluto di apertura al meeting.
«Le difficoltà dello scenario economico e sociale sono tutt’altro che dileguate e per questo vogliamo guardare alle energie più idonee a traghettarci al di là dell’emergenza, verso una nuova fase di sviluppo. Per questo vogliamo brindare al Natale con alcuni rappresentanti simbolici della linfa vitale della crescita, cioè lo spirito imprenditoriale: si tratta dei ragazzi che si sono sfidati nel ‘Business game’ l’estate scorsa.»
 
Sul tema della solidarietà della crescita legata all’importanza di fare innovazione con il contributo delle giovani generazioni si è unito nel suo intervento l’Assessore provinciale all’industria artigianato e commercio Alessandro Olivi.
«Il Presidente Paolo Spagni ha parlato di ‘solidarietà nella crescita’. Ritengo che questo sia un valore che acquista maggiore rilevanza alla luce dell’attuale crisi, non solo economica, ma di un modello di sviluppo che, a detta di economisti di fama mondiale, non ritornerà più quello di prima. La ‘solidarietà nella crescita’ evoca un altro valore di cui il Trentino è consapevole da tempo: ‘la responsabilità condivisa’ – ha affermato Olivi - mi riferisco soprattutto ad una moderna visione di impresa che si basa su un paradigma di sviluppo diverso, in cui clienti, dipendenti, fornitori e finanziatori concorrono attraverso il dialogo per il successo nel creare valore diffuso per la comunità e non solo per la ricerca della massimizzazione di profitti. Sono convinto che dallo sforzo d’inventare un modo nuovo di colmare il divario tra risorse disponibili e aspirazioni nasce quella tensione creativa che sta alla base di ogni innovazione.»

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