«Gian Antonio Stella e l'euro-autonomia» – Di Giovanna Giugni
Così la pensa invece la Consigliere comunale del Comune di Trento sull’articolo di fondo pubblicato ieri sul Corriere della Sera
Apprendo dalla stampa locale di essere un'utile idiota.
Lo stile di Lorenzo Dellai, per cui chi non è in linea con il suo pensiero diventa- ipso facto- poco degno di considerazione è francamente fastidioso.
L'autonomia di cui è fiero difensore, costruita grazie all'assenza di avversari e al succedersi di governi di destra e di sinistra troppo distratti per guardare alle periferie del Nord e del Sud del Paese, è quella di chi cerca di occupare ogni spazio possibile:università, giustizia,scuola, organi di controllo contabile, enti intermedi costosi ed inutili come le Comunità di Valle.
Con il supporto di risorse economiche abbondanti, utilizzate in modo non sempre condivisibile.
Gian Antonio Stella è in buona compagnia quando critica, in modo molto soft e con grande tatto, un modello politico diverso da quello originariamente ipotizzato, oggi poco sostenibile.
Sono con lui Massimo Mucchetti e Tito Boeri, per restare nell'ambito degli editorialisti del Corriere della Sera.
E davvero sarebbe interessante sapere che ne sarebbe del nostro Paese ( nostro, caro Dellai, perché il Trentino è Italia, a tutti gli effetti) se ogni realtà regionale affermasse, circa le proprie risorse economiche: «sono soldi nostri, decidiamo soltanto noi».
Quello che altrove verrebbe bollato come leghismo da condannare, qui viene promosso al rango di «autonomia» da chi guida la politica locale.
Stella è credibile e serio, non fazioso, estraneo a logiche di potere e il Corriere della Sera uno dei maggiori quotidiani italiani.
Se l'Italia è in difficoltà lo è ogni suo territorio, anche il Trentino.
E i cittadini, senza auto blu straniere, senza tessere gratuite per l'autostrada, senza diaria detassata e con gli stipendi( quando ci sono) bloccati, se ne stanno accorgendo.
Forse, diminuendo «l'ebbrezza da euro- autonomia», considerando invece il vero valore di quell'autonomia che i padri statutari avevano in mente, potrebbe accorgersene anche chi ha la responsabilità del governo provinciale.
Giovanna Giugni
Consigliere comunale Comune di Trento