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Famiglie e prima casa: Un ente di garanzia per l’accesso al credito

Costituito dai Confidi con il supporto della Provincia, «accompagnerà» le famiglie virtuose ad avere accesso ai mutui

Accanto alle misure assunte per favorire l'accesso al credito da parte delle imprese, che producono effetti positivi anche sul versante del lavoro e quindi dei redditi, è stato adottato, con il disegno di legge  307 appena licenziato dal Consiglio, un intervento importante sul versante dell'accesso al credito da parte delle famiglie per l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa. 
Le famiglie, infatti, specie quelle che nonostante la crisi sono riuscite a realizzare dei risparmi, in questa fase devono essere comunque «accompagnate» verso le banche con opportune garanzie, per avere accesso ai mutui. 
 
Ciò potrà ora avvenire attraverso un ente gestore creato di comune accordo dagli enti di garanzia, con la cooperazione dei soggetti del settore immobiliare e del notariato, e con il supporto della Provincia autonoma, che mette a disposizione un fondo di circa 1,5 milioni di euro. 
Si tratta, è bene precisarlo, di mutui che comunque registrano bassissimi livelli di sofferenze.
 
L'assessore alle politiche sociali Ugo Rossi ha commentato soddisfatto la misura contenuta all'articolo 6 della nuova legge, proposta dalla Giunta e approvata l'altro ieri dal Consiglio, sugli interventi urgenti per favorire la crescita e la competitività del territorio.
 
L'intervento della Provincia e degli enti di garanzia in favore delle famiglie che richiedono un mutuo per l'acquisto della prima casa era già stato previsto da un articolo della legge Finanziaria.
Ciò in ragione delle mutate condizioni del sistema creditizio, a seguito della crisi economica: in precedenza, infatti, il mutuo veniva concesso sulla base una garanzia ipotecaria, che ora non è più sufficiente.
Da un lato, quindi, le famiglie richiedenti devono avere accantonato risparmi più cospicui che in passato.
Dall'altro, la loro garanzia dev'essere «consolidata», cosa che la Provincia si è proposta di fare attraverso gli enti di garanzia.
 
La legge 307, all'articolo 6, ha modificato il precedente articolo della Finanziaria, innanzitutto estendendo la garanzia non solo ai mutui per l'acquisto della prima casa ma anche a quelli per la ristrutturazione della stessa.
In secondo luogo, gli enti di garanzia, anziché intervenire direttamente, hanno deciso di dare vita ad un soggetto unico, un ente gestore, nel quale interverranno anche gli attori del settore delle costruzioni e del notariato.
La Provincia a sua volta mette a disposizione un fondo di garanzia, limitato nell'importo, perché in realtà le sofferenze che si registrano in questo settore sono molto basse, ma in grado di «sbloccare» la concessione del mutuo per molte famiglie, cosa che, indirettamente, produrrà effetti positivi anche sul versante delle imprese.

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