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5 milioni di euro per la nuova imprenditorialità giovanile

La giunta Dellai integra le disponibilità del Fondo europeo a favore di 41 iniziative

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Il governo provinciale mette in campo nuove risorse per sostenere il tessuto produttivo e imprenditoriale, in un momento segnato da una difficile congiuntura economica.
E' di oggi la decisione della Giunta provinciale di integrare le risorse in modo tale da portare la dotazione complessiva del bando europeo 1/2011 - che punta a sostenere la creazione di iniziative imprenditoriali mediante seed money e rivolto a persone fisiche che si impegnano a costituire la nuova società entro pochi mesi dalla concessione del contributo o ad imprese di recente costituzione che non hanno ancora avviato l’attività - a circa 5 milioni di euro.
 
Il budget iniziale messo a disposizione nell'ambito del Programma Operativo FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) per il bando  è stato di oltre 2 milioni di euro.
Sono pervenuti 79 progetti di impresa. E oggi la Giunta provinciale, proprio in relazione agli obiettivi programmatici che puntano a sostenere l'animazione imprenditoriale e la nascita di nuove imprese ha ritenuto opportuno una rimodulazione delle risorse a disposizione del bando in modo da poter accompagnare finanziariamente tutti i progetti che hanno ottenuto la positiva valutazione di Trentino Sviluppo.
 
Va sottolineato che in tema di promozione della conoscenza e dell’innovazione a favore della crescita, il Programma Operativo FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2007- 2013 pone particolare attenzione agli interventi volti al rafforzamento della competitività del sistema economico trentino, attraverso la creazione di imprese e di spin-off imprenditoriali.
L’Asse 3 «Nuova Imprenditorialità» è stato interessato dall’emanazione di due bandi, il bando n. 3/2009 ed il recente bando n. 1/2011, entrambi aventi ad oggetto il «Sostegno alla creazione di iniziative imprenditoriali mediante seed money» e rivolti a persone fisiche che si impegnano a costituire la nuova società entro pochi mesi dalla concessione del contributo o ad imprese di recente costituzione che non hanno ancora avviato l’attività.
 
Il «seed money», strumento finanziario diretto a promuovere l’avvio di un’idea imprenditoriale favorendone un suo sviluppo concreto, finanzia differenti tipologie di voci di spesa: analisi di mercato e di settore, predisposizione del business plan, studi di fattibilità tecnica prototipale o attività di prototipazione e pre-ingegnerizzazione, deposito di brevetti o marchi, spese di costituzione della società, tutoraggio imprenditoriale, acquisto attrezzature necessarie all’allestimento e svolgimento attività d’impresa.
Il contributo medio per ciascun progetto si aggira sui 120 mila euro.
L’esperienza, avente natura sperimentale nell’ambito dell’Amministrazione provinciale di Trento, si è rivelata positiva nella sua prima edizione e per tale ragione è stata rinnovata nel 2011.
 
Così a seguito del 1° bando - 3/2009 -, con un importo complessivo di oltre 1.700.000 euro di contributo, sono in fase di conclusione 18 progetti di impresa.
Il budget iniziale messo a disposizione per il nuovo bando n. 1/2011 è stato di oltre 2 milioni di euro.
Sono pervenuti 79 progetti di impresa (uno si è ritirato).
 
Le valutazioni a seguito dell’istruttoria, che non è ancora formalmente conclusa, fanno ritenere che ci siano le condizioni per poter approvare una buona metà delle proposte pervenute (41 iniziative).
Per questo la Giunta provinciale ha deciso una integrazione delle risorse che dovrebbe portare la dotazione complessiva a circa 5 milioni di euro.
 
Nei due bandi emanati, è stato particolarmente valorizzato il principio di pari opportunità, declinato come promozione dell’imprenditorialità femminile e giovanile.
La maggior parte dei proponenti e dei partecipanti alla compagine societaria di ciascun progetto, in particolare nell’ambito del secondo bando,  ha una età media di circa 28/30 anni.
Un numero significativo di progetti di impresa – 11 - nasce come spin off/start up universitario o di enti di ricerca.
 
I settori prevalenti delle proposte progettuali presentate sono l’ICT (20%), Energie rinnovabili/risparmio energetico (11,5%), ambiente (15%). Il 5% dei progetti riguarda il settore meccatronico, il 10% il settore elettronico e il 5% il settore della cura della persona. Il 14% dei capogruppo dei progetti è di genere femminile.
Le strutture responsabili della gestione di queste operazioni sono Trentino Sviluppo S.p.A. in coordinamento con l’Autorità di Gestione del Programma Operativo FESR, Servizio Europa della Provincia autonoma di Trento.

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