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L'Osservatorio del paesaggio entra nella fase operativa

Iniziati i lavori per disegnare un nuovo Trentino

L'Osservatorio del Paesaggio, strumento conoscitivo che il governo provinciale ha voluto per promuovere lo sviluppo di una cultura evoluta del paesaggio, entra nella fase operativa.
Dopo un primo confronto, il 20 maggio scorso, su un tema, quello del paesaggio appunto, che determinerà - come ha affermato l'assessore all'urbanistica Mauro Gimozzi - «il futuro del nostro territorio», nel pomeriggio di ieri si è svolto, presso il Centro Congressi di Sardagna, il secondo forum dell'Osservatorio, dedicato all'approvazione del regolamento interno ed alla presentazione degli studi relativi ai temi individuati nell'ambito del Fondo per il paesaggio.
 
A coordinare i lavori, accanto all'assessore Gilmozzi, il dirigente generale del Dipartimento territorio, ambiente e foreste Romano Masè, e l'architetto Giorgio Tecilla del Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio.
L'Osservatorio, che è stato istituito alla fine del 2010 e che si configura come un forum, ha una natura assembleare, ed ha la sua sede operativa presso la Scuola per il governo del territorio e del paesaggio (Step).
 
Ne fanno parte 29 persone, in rappresentanza di varie istituzioni, Comuni, realtà associative, paesaggisti, pianificatori, architetti, docenti universitari, ed il suo compito è quello di far crescere una nuova cultura del paesaggio, con il fine di aiutare le comunità e i territori a sviluppare una programmazione urbanistica integrata attenta alla qualità del territorio.
Giacchè - come ha sottolineato l'assessore Gilmozzi - «sarà proprio la qualità del paesaggio che diventerà un vero e proprio fattore di sviluppo e competitività del territorio».
 
L'ambito paesaggistico assume nel nuovo Piano urbanistico provinciale una valenza strategica primaria.
«Nel Pup - ha affermato Romano Masè - il paesaggio è inteso come spazio di vita e di relazione tra le differenze, non solo come insieme di valori estetico-formali ma anche come patrimonio identitario fondamentale delle comunità. Si tratta di una sfida per tutti, nella quale servono conoscenze, processi partecipativi e responsabilità diffusa in coerenza tra la riforma urbanistica e quella istituzionale, che sono strettamente correlate».
 
Nella seconda parte del forum di ieri a Sardagna, sono stati illustrati 8 studi - ai quali se ne aggiunge un nono elaborato dall'Università degli Studi di Trento - che affrontano altrettanti «temi» paesaggistici, sui quali lavoreranno ora gruppi di lavoro costituiti in seno all'Osservatorio.
I lavori riguardano l'arredo e riqualificazione delle aree artigianali, l'organizzazione e ripristino panoramico-paesaggistico dei passi dolomitici, indicazioni metodologiche per le trasformazioni delle aree agricole di versante a nuove tecniche produttive, tecniche costruttive e compatibilità dei manufatti e delle costruzioni rurali in aree agricole, tipizzazioni di modellazioni per il recupero di cave esaurite, riordino e riqualificazione del nesso urbano Riva del Garda - Arco, indicazioni metodologiche per una progettazione dell'area di Zambana Vecchia secondo criteri di alta qualità paesaggistica e di identità territoriale, ipotesi di riorganizzazione e miglioramento dell'area in prossimità del lago di Toblino.
 
I lavori saranno ora indirizzati verso le Comunità di Valle, come elementi d'integrazione dei Piani territoriali di comunità.
Nel contempo saranno istituiti in seno all'Osservatorio dei gruppi di lavoro al fine di estrapolare quegli elementi di carattere generale, quali buone pratiche di pianificazione e progettazione del territorio, che si prestino ad un'ampia diffusione.
 
Si realizza così, passo dopo passo, il disegno del PUP: da un lato il decentramento di poteri e responsabilità verso le Comunità di valle, dall'altro una Provincia che assume un più forte ruolo di coordinamento e di investimento sui processi formativi ed educativi tramite la Scuola per il governo del territorio e del paesaggio (Step), e di approfondimento culturale, di ricerca e documentazione con l'Osservatorio del paesaggio.

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