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Dellai candiderà «con Responsabilità» alle politiche con Pier Ferdinando Casini

Questa è una delle ipotesi più verosimili sul futuro del Presidente della Provincia

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La vera ragione per cui in Italia non si va a elezioni anticipate è presto detta: nessun partito è pronto per affrontarle. Le mosse politiche sono appena cominciate, ma la battaglia vera e propria la si combatterà sulla legge elettorale.
Sì, perché non si tratta tanto di modificare il sistema per reintrodurre le preferenze o dare un premio di maggioranza diverso, ma per stabilire se il mondo politico dovrà decidere a priori le alleanze.
Come abbiamo visto in questi giorni, Pier Ferdinando Casini si sta battendo proprio per impedire la scelta di una legge elettorale che di fatto impedirebbe al Centro di esprimersi in piena libertà. Le alleanze le vuol fare dopo le elezioni, a risultati conclamati.
In questo scenario, dunque, le grandi manovre non vanno tanto alla ricerca di alleanze ma degli uomini giusti, grazie ai cui risultati potenziali negoziare il futuro.
 
E ora veniamo a Trento. Il presidente Lorenzo Dellai, come si sa, non potrà ricandidare per la guida della Provincia autonoma di Trento. Inevitabile dunque che stia guardando a Roma, facendo attenzione di non andare in un prepensionamento dorato (come accadde per Kessler), ma continuando il suo ruolo da leader dell’Esecutivo.
Dellai era nato con la Democrazia Cristiana, quella stessa che ha generato Casini. Ma al di là della comunità di estrazione politica, Dellai non ha mai voluto far parte dell’UDC per una serie di ragioni. La prima è che indietro non si torna. I tempi cambiano e bisogna esserne all’altezza o farsi da parte. La seconda è che l’UDC, in un sistema bipolare, non poteva certamente assumere il ruolo di guida.
Ma adesso le cose sono cambiate. Il Paese è incerto e nessuno è in grado di capire che cosa succederà domani. Un po’ come quando Dellai ha traghettato la DC dall’altra parte del fiume in piena. Ci era arrivato solo lui, ma ci era arrivato e con lui il Trentino.
 
Senza fare paragoni intempestivi, alla prova dei fatti ci si trova di nuovo di fronte a una scelta: traghettare un fiume ancora più grande?
A quanto ci è dato di sapere, la decisione presa dal nostro presidente sarebbe quella di partecipare «con Responsabilità» a un accordo strategico con un partito nazionale e dall’altra poter partecipare alla pianificazione del futuro del nostro Paese.
«Responsabilità» è messa tra virgolette, perché sarebbe la portante dell’accordo politico. Forse il nome.
 
Dellai dunque candiderebbe a fianco dell’UDC, da indipendente ma vincolato nei programmi. Casini lo appoggerebbe nell’Esecutivo, che dovrebbe raccogliere l’appoggio non solo dei Trentini ma anche delle comunità alpine e delle regioni italiane che hanno imparato a conoscerlo.
Unica incognita, il possibile voto anticipato, perché il presidente Dellai non accetterebbe mai di lasciare con un anno di anticipo la sua amata Provincia autonoma di Trento.
Eventualità che, come abbiamo scritto all’inizio, ci sembra piuttosto remota.
 
GdM

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