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Le forze autonomistiche del Nord unite di fronte alle difficoltà

Oltre 250 persone, ieri sera, erano presenti all’incontro promosso ad Ala per preparare un’azione comune in funzione delle prossime elezioni

Una presenza notevole, in un momento di profonda «crisi della politica», ma che evidentemente riconosce al PATT un ruolo centrale anche al di fuori della politica locale, in una delicatissima fase di relazioni tra Autonomie e governo centrale.
L’incontro, è stato introdotto e moderato da Lorenzo Baratter, il quale ha esposto collegamenti di storia e percorsi politici delle forze autonomiste con il contesto attuale e con le prospettive future.
 
Dopo il saluto del segretario della Sezione PATT di Ala, Roberto Zendri, dal presidente del Partito Walter Kaswalder, e dal saluto del Sindaco di Ala, Luigino Peroni, ha visto alternarsi momenti di riflessione storica e giuridica e di esperienze politiche significative, per dimostrare che l’esercizio dell’Autonomia richiede preparazione, impegno, passione, responsabilità e profondo senso civico.
 
Il prof. Daniele Trabucco, docente di Storia costituzionale presso l’Università di Padova, ha aperto il dibattito con un appassionato intervento nel corso del quale, richiamando tutti i riferimenti storici e normativi del caso, ha evidenziato come l’Autonomia in alcuni territori sia un modo di essere e un processo di maturazione culturale preesistente rispetto alla stessa formazione dello Stato unitario italiano.
Ha evidenziato l’assoluta necessità che nel rispetto della Costituzione avvenga una concreta salvaguardia delle prerogative autonomistiche.
Ha invitato le popolazioni che vivono nelle «terre autonome» a superare la crisi d’identità dovuta ai continui (e inaccettabili) attacchi subiti, per comprendere (e far comprendere) che l’Autonomia è in realtà uno straordinario esempio di sovranità diffusa.
 
Di presa di coscienza e di forte rilancio dell’azione politica delle forze autonomiste ma anche di riconferma di una sempre più forte alleanza tra SVP e PATT ha parlato il segretario politico della Südtiroler Volkspartei e Assessore alla Famiglia, Sanità e Politiche sociali della Provincia Autonoma di Bolzano, Richard Theiner, mettendo in luce l’effettiva gravità dei rapporti con Roma e considerando non più tollerabile la continua impugnazione, da parte dello Stato, di molte leggi promulgate all’interno dei territori a Statuto speciale.
 
Laurent Viérin, Assessore all’Istruzione e Cultura della Regione Autonoma della Val d’Aosta, esponente dell’Union Valdotaine, storico movimento autonomista fondato nel 1945, ha sottolineato l’importanza dell’accordo stilato recentemente a Trento tra i movimenti autonomisti del nord Italia, sotto l’egida del PATT.
Ha ribadito l’importanza di fare davvero fronte comune dinnanzi a una sequenza di attacchi che rischiano di mettere in ginocchio le Autonomie e che impongono una forte rivendicazione politica in tutte le sedi possibili.
 
E’ stata quindi la volta di Igor Gabrovec, consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia ed esponente dell'Unione Slovena (Slovenska Skupnosta), il quale ha tra le altre cose illustrato, portando dati di bilancio, il taglio pesantissimo in termini economici che è stato imposto alle regioni autonome del nord Italia.
Più in generale ha evidenziato il fatto che fin dalle origini, nel dopoguerra, le specialità non hanno ricevuto, in Italia, la dovuta attenzione e considerazione.
Una via di speranza, ha tuttavia sottolineato Gabrovec, «è il sempre più forte legame politico che si sta costruendo tra Trieste, Trento, Bolzano e Aosta, quasi una sorta di ponte ideale», a voler sottolineare come inevitabile e strategico l’accordo sempre più stretto che deve essere instaurato tra le forze autonomistiche storiche del Paese, ringraziando il PATT per l’impegno profuso in questa direzione.
 
È stata quindi la volta di Ettore Beggiato, già fondatore della Liga Veneta nel 1980 e quindi assessore regionale del Veneto dal 1993 al 1995, il quale ha messo in luce la critica situazione del Veneto – uno dei motori dell’economia italiana – accelerata anche dalla crisi del progetto federalista della Lega Nord cui è seguita di riflesso, recentemente, la nascita di movimenti che propugnano l'indipendenza del Veneto.
I progetti d’indipendenza in atto «sono il frutto di un’esasperazione diffusa più di quanto si creda», che non riguarda solo il Veneto e che non va assolutamente sottovalutata.
 
Moreno Broccon, presidente del movimento autonomista bellunese BARD (Belluno Autonoma Regione Dolomiti), presente con una forte delegazione, ha spiegato al pubblico le ragioni che hanno portato la popolazione bellunese a rivendicare, attraverso un referendum, la richiesta del trasferimento della Provincia di Belluno alla Regione Trentino - Alto Adige.
Ha parlato quindi della fondazione nel 2011 del BARD e infine, della recentissima manifestazione (che ha portato in piazza 4.000 persone, compreso il vescovo della città veneta) per impedire l’accorpamento della provincia di Belluno alla provincia di Treviso.
Broccon ha infine evidenziato con forza l’importanza di risolvere attraverso una strategia comune le problematiche del territorio montano e, in questa logica, pensare a modelli futuri di Autonomia che possano essere estesi alle popolazioni dell’arco dolomitico e alpino.
 
Nel suo intervento di chiusura Franco Panizza, segretario politico del PATT, ha ribadito il ruolo trainante e aggregante del PATT rispetto ai movimenti e partiti autonomisti dell’Italia settentrionale, richiamando anche il «Patto per il futuro» siglato lo scorso 14 aprile.
«Chiediamo rispetto e siamo disponibili a fare la nostra parte, come del resto stiamo già dimostrando. Ma non cederemo di un millimetro sulle conquiste che abbiamo ottenuto in decenni di mediazioni politiche e anzi puntiamo oggi più che mai sull’Autonomia Integrale.»
 
Panizza ha preso atto della gravità del momento, della comune convinzione che sia in atto una «deriva centralista» dello Stato, emersa peraltro in tutti gli interventi della serata, invitando tuttavia a promuovere il dialogo con il resto del Paese, a spiegare meglio che il sistema autonomistico non rappresenta il problema ma una possibile soluzione di rilancio fondata su una sovranità diffusa e su un maggiore senso di responsabilità delle classi dirigenti locali e delle popolazioni.
Il segretario politico del PATT ha quindi parlato dell’imminente scadenza elettorale delle elezioni politiche nazionali, prendendo atto del fatto che nella fase delicatissima che si sta attraversando il Trentino ha la necessità di avere finalmente una delegazione parlamentare preparata, compatta, unita nel difendere le prerogative autonomistiche e capace di lavorare fianco a fianco con le altre delegazioni che saranno espresse dai partiti e movimenti autonomisti dell’Italia settentrionale.
 
Panizza ha inoltre ribadito quanto espresso da Richard Theiner: PATT e SVP, in vista delle ormai prossime elezioni politiche nazionali della primavera 2013, prenderanno congiuntamente ogni decisione in ordine alle alleanze.
I due Partiti si impegnano a far si che il programma della coalizione che governerà l’Italia contenga un preciso rispetto delle Regioni e Provincie a Statuto Speciale.

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