Letta ottiene la fiducia alla Camera: 453 sì, 153 no, 17 astensioni

Il suo programma prevede un’ampia revisione delle politiche economiche di Monti

Con un discorso plausibile e impostato sul puro buonsenso, Enrico Letta ha ottenuto l’approvazione della maggioranza della Camera. I favorevoli sono stati 453, i contrari 153, gli astenuti 17. 
A favore PD, PDL e Lista per l'Italia. Contrari M5S, SEL e Fratelli d'Italia. I deputati della Lega sono usciti dall'aula al momento del voto. 
Un grande risultato, che secondo noi potrebbe consentire al Governo di operare per anni.
Nei suoi programmi ci sono i problemi che tutta l’Italia sente come tali.
A partire dalla vergogna degli esodati («Con gli esodati si è rotto un patto con i cittadini»), per proseguire con l’IMU («va abolita sulla prima casa») e con l’Iva (non scatterà l’aumento a luglio). 
 
Intende mettere mano alle riforme istituzionali (a cominciare dalla legge elettorale), taglierà i costi della politica (a partire dalla riduzione dei parlamentari), cancellerà i rimborsi per le spese elettorali dei partiti. I ministri rinunceranno alle indennità di carica, conservando solo quella da parlamentari.
Ma l’impegno maggiore sarà dedicato al lavoro per «evitare l’incubo della povertà», per combattere il quale introdurrà una misura che la Provincia autonoma di Trento ha già attivato: il reddito di garanzia. 
 
Infine l’Europa, che per il Premier dovrà rivedere tutte le soglie al fine di ridare ai cittadini degli «Stati Uniti d’Europa» (neologismo che intende mettere in atto nel suo pieno significato), un futuro degno di essere vissuto dalle future generazioni.
Non abbiamo sentito il come Letta intenda reperire le risorse per realizzare i programmi, ma siamo certi che la sua squadra le troverà senza piegare nuovamente la nostra economia. 
 
Domani il Governo chiederà la fiducia al Senato.