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Decreto istruzione, Panizza: «Serviva più coraggio»

Nel suo intervento in Aula il senatore trentino critica l'aumento dell'imposta fissa di registro, ipotecaria e catastale a scapito dell'agricoltura

«Il disegno legge sulla scuola contiene sicuramente degli aspetti positivi, sarebbe stato, tuttavia, necessario compiere un ulteriore atto di coraggio, perché la scuola oggi ha bisogno di molto altro.»
A dichiararlo è il senatore trentino del PATT Franco Panizza intervenuto in Aula sul provvedimento.
 
Tra gli aspetti positivi, Panizza evidenzia come la scuola venga finalmente intesa come un sistema più ampio, nell'ambito del quale non si cura soltanto la conoscenza o il sapere, bensì anche la cultura dell'alimentazione, volta alla prevenzione in materia di salute.
«In questo provvedimento vengono dunque incentivati i comportamenti alimentari corretti con la promozione dei prodotti locali, della tipicità alimentare e agricola, sostenendo di conseguenza anche l'economia del territorio.»
 
Nel suo intervento, il senatore tiene a ricordare che quando era consigliere della Provincia autonoma di Trento si era fatto promotore di un disegno di legge sulla promozione della cultura dell'alimentazione, soprattutto dei prodotti del territorio.
Panizza saluta quelle che ampliano la possibilità per i giovani di accedere all'istruzione e quelle per la promozione della cultura, mediante il coinvolgimento dei musei e di tutte le altre strutture preposte alla conoscenza e alla didattica.
 
Degna di nota è, altresì, la forte attenzione alla tecnologia, al digitale e all'alta formazione accademica, anche con il recupero degli istituti e delle specializzazioni, con la valorizzazione della ricerca e la maggiore attenzione data al rapporto tra mondo della scuola e mondo del lavoro attraverso i tirocini formativi, l'apprendistato, attraverso l'alternanza scuola - lavoro, avvicinandosi così al modello di scuola duale tedesco.
Panizza tiene tuttavia a sottolineare che si sarebbe aspettato un maggior coraggio, «perché i problemi della scuola italiana non sono solo questi. La scuola italiana ha bisogno di una marcia in più».
 
Il senatore si riferisce nello specifico alla necessità, ad esempio, di un diverso sistema di reclutamento dei docenti, che attualmente vengono stabilizzati in età avanzata, quando hanno ormai alle spalle un percorso formativo e di lavoro consistente, «e dunque ci ritroviamo con una classe insegnante che non riesce ad esprimersi al meglio delle proprie potenzialità».
«Secondo Panizza la scuola dovrebbe essere l'elemento più avanzato, quello in grado di accompagnare e favorire in senso positivo i cambiamenti della società, mentre invece oggi il sistema scolastico italiano appare troppo spesso immobile, incapace di aggiornarsi nelle materie di insegnamento, legato a schemi e approcci tradizionali, quando invece oggi la scuola dovrebbe essere avamposto dell'innovazione.»
 
Il senatore trentino ha poi espresso forti perplessità circa la copertura dei costi legati a questo provvedimento.
«Puntare sempre sulle accise, in questo caso agli alcolici e della birra artigianale e di qualità, è a mio avviso fuori luogo, ma lo è soprattutto l'aumento dell'imposta fissa di registro, ipotecaria e catastale.»
 
A seguito della protesta avanzata in particolare dal sen. Panizza contro la soppressione dal primo gennaio 2014 delle agevolazioni tributarie per la piccola proprietà contadina, della legge di stabilità, le agevolazioni per gli agricoltori professionali, ad eccezione di quelle della legge della montagna, vengono ripristinate.
«Con la legge di stabilità - ricorda Panizza - si riconosce il valore strategico e la crescita aziendale dell'agricoltura, dall'altra con il disegno di legge sulla scuola si torna indietro.»
 
Per questo anche con la commissione agricoltura del Senato abbiamo chiesto di trovare una diversa copertura finanziaria al provvedimento.
Il senatore Panizza ha peraltro già presentato due specifici emendamenti alla legge di stabilità per chiedere il ripristino delle agevolazioni tributarie a favore degli agricoltori di montagna e per il compendio unico.
«Vedremo - ha concluso Panizza - se il governo rispetterà gli impegni presi di fronte al mondo agricolo.»

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