Panizza non ha dubbi: il riordino sanitario non riguarda il Trentino

Ma ha preferito ricordarlo lo stesso al Ministro della salute Lorenzin inviandogli un’interrogazione urgente

«Sto predisponendo un'interrogazione urgente al Ministro Lorenzin per spiegare che il Trentino non può essere in alcun modo incluso nel piano di tagli e di riduzione dei presidi ospedalieri.»
Lo dice in una nota inviata alla stampa il senatore del PATT Franco Panizza.
«La nostra Provincia – ricorda Panizza – ha già dato vita a un piano di riordino sanitario, piano che - vale la pena ribadirlo - ha una sua sostenibilità economica, se si considera anche il fatto che la spesa sanitaria è totalmente in carico alla Provincia. Per questo il Trentino non può essere incluso nel piano di riordino nazionale annunciato dal Ministro.»
 
Con l'interrogazione, Panizza invita il Ministro a rivedere il Piano di riordino del Governo, escludendo i presidi ospedalieri del Trentino che sono inclusi nel Provvedimento.
«Mi auguro solo che si tratti di un errore tecnico – conclude Panizza, – una svista di chi ha predisposto il Provvedimento. In caso contrario, non mancherò di far presente al Governo l'evidente incostituzionalità del Provvedimento e la nostra Provincia sarà costretta ad impugnarlo davanti la Corte Costituzionale.» 
 
Il senatore Panizza si è espresso in maniera educata, ma non sfugge che si tratti di un ennesimo tentativo di saccheggiare la nostra autonomia. 
Con un'aggravante. Visto che la Sanità è una competenza della Provincia autonoma di Trento, il risparmio derivante dal taglio degli ospedali periferici spetterebbe al Trentino.  
O Saccomanni aveva già pensato di portarci via anche i risparmi che ci voleva imporre?