Rossi: «Sul patto di garanzia il governo conferma l’impegno»
Dopo le battute pronunciate a Firenze sul futuro delle autonomie, il presidente ha telefonato a Bressa e Delrio
«Che saremo stati vigili l'abbiamo detto fin dall'inizio, come pure che il ritiro dei ricorsi sarebbe stato possibile solo se gli accordi presi fossero stati rispettati.»
Cosi il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, commenta l'iter di approvazione della legge di stabilità, in relazione al contributo pattuito dalle due Province autonome e dalla Regione per il risanamento della finanza statale.
«Sviste e mancati aggiornamenti di tabelle non aiutano certo ad evitare confusione e timori – spiega Rossi – e ho espresso il mio disappunto al presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, anche su questa questione, oltre che per le dichiarazioni del ministro Boschi.
«Ho anche avuto modo di confrontarmi sul tema con i sottosegretari Delrio e Bressa e le rassicurazioni ricevute sono chiare: le divergenze di interpretazione o i mancati aggiornamenti delle bozze dell'accordo non sono da interpretarsi come fughe in avanti dello Stato.»
I rappresentanti del Governo confermano dunque la volontà di aderire perfettamente a quanto concordato lo scorso 15 ottobre.
«Apprezzo quanto Delrio e Bressa mi comunicano – commenta Ugo Rossi – e attendiamo ora che ciò si concretizzi nei fatti.
«Del resto, l'intesa prevede espressamente che il ritiro dei ricorsi da parte delle due Province autonome avvenga solo una volta approvata la legge di stabilità che, a sua volta, deve riportare i contenuti del Patto di garanzia.
«In altri termini, è chiaro che se quanto previsto nel patto non sarà garantito dalla legge di stabilità approvata, allora non ritireremo alcun ricorso.»
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