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Elezioni amministrative, ai ballottaggi vince il centrodestra

Il PD perde Genova, L'Aquila, Monza, Como, Pistoia e Lodi – A Parma i «15 minuti di notorietà» di Pizzarotti (ex M5S) sono diventati altri 5 anni

Ai ballottaggi delle elezioni amministrative non sono andati a votare quasi la metà dei cittadini e viene da pensare che non abbiamo votato i Grillini e, tutto sommato, neanche i democratici.
Come accade spesso nei ballottaggi, infatti, se nessuno dei due candidati piace, non si va a votare.
I Grillini avevano affermato di non voler sostenere nessuna delle parti, di conseguenza tra i grandi assenti nei centri dove non era in ballottaggio qualcuno del M5S, di logica hanno disertato le urne.
 
Il risultato è ormai chiaro: anche se al momento i dati non sono ancora definitivi, i giochi sono fatti. E sono fatti a favore del centrodestra.
Il PD perde roccaforti come Genova, L'Aquila, Monza, Como, Pistoia e Lodi. In qualche caso la componente grillina ha certamente giocato contro il PD, come a Genova dove la gente era stata convinta a non votare per il PD per poi non trovarsi un M5S nei ballottaggi.
In tutti i casi, la scelta amministrativa non è più come ai tempi della Prima Repubblica, quando gli schieramenti erano ferrei. Oggi non si è scelto un partito ma le persone che hanno nutrito fiducia presso gli elettori.
 
Quindi, anche il PD ha chiaramente perduto, Renzi non deve necessariamente parlare di «campanello d’allarme». Però un ragionamento gli converrà farlo di sicuro.
A ben vedere, peraltro, sia Berlusconi che Renzi non si sono sbilanciati troppo né per per la prima tornata, né per i ballottaggi. Come se il risultato avesse potuto essere un’arma a doppio taglio.
A dimostrazione di ciò troviamo il fenomeno rovescio del comune di Padova dove il PD ha strappato una roccaforte di centrodestra.
Verona un caso un po’ atipico, dove il ballottaggio era comunque tra centrodestra e centrodestra, ma a Tosi non è riuscita la sua operazione.
 
Tra le conferme, vediamo Gorizia che rimane al centrodestra.
Quanto al M5S, non sfonda ad Asti, che era l’unica città capoluogo in cui aveva conquistato il ballottaggio.
Non solo. Nel ballottaggio di Parma Pizzarotti (ex M5S) trionfa sul centrosinistra. Quando aveva lasciato il Movimento 5 Stelle, Grillo aveva commentato che Pizzarotti «si era conquistato 15 minuti di celebrità». Come i famosi «5 minuti del barbiere», quei 15 minuti sono diventati altri 5 anni di gloria.

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