Home | Interno | Politica | Nel 29esimo anniversario della scomparsa di Enrico Pruner

Nel 29esimo anniversario della scomparsa di Enrico Pruner

Il pensiero di Nicola Fioretti, Presidente OSAR, in questo difficile momento politico

In un momento storico caratterizzato dall’incertezza politica come quello che stiamo vivendo, viene quasi naturale immergersi nelle acque pure e limpide di un galantomismo purtroppo andato.
Non tanto per assecondare pulsioni nostalgiche ma piuttosto per ricordare che c’è stato un tempo nel quale la lotta politica era condotta da uomini che, pur avendo diversissime tendenze politiche, erano accomunati da una reale ricerca del bene comune.
Oggi, 8 settembre, è l’anniversario della prematura scomparsa di uno di questi grandi uomini politici, l’autonomista Enrico Pruner (1922-1989).
 
Originario della Bersntol (o Valle dei Mòcheni), Pruner, è sempre stato dalla parte del popolo.
Alla domenica mattina, quand'era consigliere regionale, era solito mettersi al telefono per contattare le persone bisognose incontrate durante i suoi lunghi giri sul territorio.
Le sentiva per capire come stavano e verificare se servisse un aiuto di qualche genere.
Questo particolare che esce dalla sua biografia, così come dai racconti degli amici di Enrico, ci permette di «conoscere» il tratto distintivo dell’uomo e del politico Enrico Pruner.
L'essere «popolare» inteso come rappresentante del popolo e in rapporto continuo con esso è la caratteristica che ha «marchiato a fuoco» il suo agire politico.
 
Oggi, al «popolarismo», certa politica preferisce affidarsi al «populismo» attraverso il quale le soluzioni ai temi più complessi diventano quasi scontate.
Il binomio populismo-social network ne esalta l’effetto risultando quasi esplosivo. I dibattiti degenerano sistematicamente nei toni con una facilità disarmante e preoccupante.
Ma la politica, quella con la «P» maiuscola, deve trovare il modo di diventare nuovamente popolare. Di capire cioè le esigenze delle persone senza pretendere di rappresentarne gli interessi in via solo teorica.
Questo obiettivo appare non più procrastinabile se si dà uno sguardo a ciò che accade attorno a noi.
In tutto questo, a distanza di quasi trent'anni, l’esempio di Enrico Pruner risulta ancora attuale e può aiutarci a ritrovare la retta via.
 
Per questo, mentre l’Italia tutta ricorda l’8 settembre per un altro evento storico, per me questa data rappresenta anche l’anniversario della morte di un grande Politico, di un grande uomo e di un grande esempio per tutti noi.
 
Nicola Fioretti
Presidente OSAR

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande