Oriente Occidente 2020, artisti associati e prime nazionali

Fitta programmazione di eventi per la seconda settimana in varie location di Rovereto

Malpelo - Photo © Jordi Bover.

La seconda settimana di Oriente Occidente Dance Festival è iniziata con una fitta programmazione di eventi.
Domani a Rovereto la danza continua con Daniele Ninarello alla Campana dei Caduti alle ore 19, Pep Ramis della compagnia Mal Pelo alle ore 20.30 al Teatro Zandonai e Cie MF per il peep show.
Particolare attenzione per il settore legato a danza e disabilità con un laboratorio ImPArt sulle potenzialità creative degli strumenti di accessibilità e la conferenza con Adam Benjamin, fondatore della compagnia inclusiva CANDOCO.
Per la sezione Linguaggi anche un altro appuntamento in collaborazione della rivista di geopolitica Limes con Federico Pedroni.



Nuovo appuntamento alla Campana dei Caduti per Oriente Occidente Dance Festival. Questa volta ad esibirsi sul Colle di Miravalle Daniele Ninarello, coreografo tra i più promettenti della scena italiana e artista associato del Festival.
Il suo nuovo lavoro dal titolo Pastorale, è nato dal desiderio del coreografo torinese di affrontare il tema della riunificazione recuperando attraverso una forma rituale quell’intonazione del proprio corpo con il tutto e con il ritmo universale.
Seguendo sequenze ripetute secondo diverse traiettorie spaziali, pur condividendo il medesimo palcoscenico, i quattro danzatori non si toccano mai, nonostante Pastorale sia stato pensato prima dell’attuale emergenza sanitaria.
Un processo mantrico il cui scopo è l’avvicinarsi gradualmente, fino a ottenere un allineamento collettivo, come una continua ‘accordatura tra i corpi’ fino all’emergere una mente collettiva.
 
Alle ore 20.30 al Teatro Zandonai invece prima nazionale firmata dalla compagnia Mal Pelo.
«The Truth, the Mountain & The Paradise è un assolo che vede in scena lo stesso Pep Ramis, co-fondatore della compagnia spagnola.
Il lavoro nasce dalla necessità di Ramis, a cinquant’anni, di tornare in scena da solo per rinvigorire la propria esperienza artistica e riesaminare il suo articolato percorso a guida della compagnia fondata nel 1989 a Celrà, in Catalogna con María Muñoz.
The Mountain, the Truth & the Paradise» è un tuffo nel presente che, ispirato alla poesia-manifesto Valore di Erri de Luca, restituisce un personalissimo sguardo, a tratti divertente, a tratti tragico, sull’uomo e il mondo che lo circonda.
Abuso del paesaggio, valori dimenticati, religione e suoi cliché emergono con prepotenza nel corso della performance.
Pep Ramis danza su un palco ricoperto di candida polvere che si trasforma in cenere sul suo capo, fumo che inebria con il movimento e vapore da surriscaldamento globale.
Ad abitare lo spazio del peep show domani alle 17, 18 e 19 sarà la volta del duo italo francese Cie MF con «Keep in touch».
La performance vede i due interpreti Francesco Colaleo e Maxime Freixas impegnati nella continua ricerca del perfetto incastro tra corpi attraverso l’esplorazione di soluzioni per non perdersi.
 
Continua invece l’alta formazione con workshop e laboratori condotti da coreografi e ospiti del Festival. Domani nelle sale del CID il workshop di repertorio del grande Merce Cunningham condotto da Daniel Squire, con un’introduzione dei partecipanti alla Cunningham Tecnique e lo studio di alcuni estratti dello spettacolo ad omaggio del Maestro, «Cunningham Centennial Solos: Oriente Occidente Dance Festival», in programma a Rovereto con doppia replica l’11 e il 12 settembre. Il secondo laboratorio della giornata è invece dedicato al tema di danza e inclusione.
Condotto da alcuni artisti del progetto europeo «ImPArt- Performing Arts re-designed for an immediate accessibility», il Lab indaga le possibilità creative dell’accessibilità e le vie da percorrere per consentire il raggiungimento di un’equa partecipazione allo spettacolo dal vivo tramite pratiche e condivisioni di esperienze maturate su campo.
 
Anche per la sezione Linguaggi domani duplice appuntamento.
Alle ore 17 all’Urban Center un incontro con il co-fondatore di CANDOCO, compagnia inglese conosciuta in tutto il mondo per unire in scena danzatori abili e disabili.
Con un’analisi del suo storico libro «Making an entrance», Adam Benjamin in collegamento dall’Inghilterra illustrerà i nuovi possibili orizzonti della danza che possono nascere dalla sfida posta dall’integrazione di danzatori con diverse abilità.
La presentazione del libro è a cura dall’autore con Monica Morselli, presente in sala. A seguire, alle 18 alla Sala conferenza del Mart, l’incontro «Le Europe del virus» con Federico Pedroni. Come l'epidemia ha portato in superficie tutte le faglie del nostro continente? Dalla bomba atomica del debito italiano alla competizione tra grandi potenze fino al negoziato europeo sui fondi per la ripresa economica, Petroni farà chiarezza attraverso gli strumenti della geopolitica.
L’incontro è in collaborazione con la rivista di geopolitica Limes di cui Federico Pedroni è consigliere redazionale occupandosi di Europe ed Americhe.