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Intervista al violinista Domenico Nordio – Di Marvi Zanoni

Dal 16 al 19 settembre l’Associazione Mozart Italia proporrà a Rovereto una serie di importanti appuntamenti per la Settimana Mozartiana 2021


 
Il violinista Domenico Nordio e il pianista Orazio Sciortino saranno i prestigiosi protagonisti del concerto di venerdì 17 settembre, ore 20.45, al Teatro Zandonai di Rovereto.
Il M° Domenico Nordio è uno dei violinisti italiani più acclamati del nostro tempo, si esibisce nelle sale più prestigiose del mondo e con le migliori orchestre.
Suonerà due grandi sonate, di Mozart (KV 526) e Beethoven (op. 47 n. 9), in duo con il bravissimo pianista e compositore Orazio Sciortino.
Lo ringraziamo per la bellissima intervista che ci ha concesso.
 
Caro M° Nordio, innanzitutto come sta? La pandemia ha costretto tutto il mondo a cambiare programmi e comportamenti. Come ha vissuto il periodo di lockdown?
«Il lockdown è stato uno dei periodi più belli della mia vita.
«Il tran tran fatto di viaggi, studio intenso ed esistenza solitaria era diventato troppo pressante: lo stop forzato mi ha aiutato a ritrovare il gusto del riposo e dello stare in famiglia, senza stress e senza scadenze.
«Mi ha rimesso al mondo.»
 
Il mondo della musica è stato fortemente penalizzato. Un parziale rimedio sono stati i concerti in diretta streaming, senza pubblico. Ma i concerti dal vivo sono tutta un’altra cosa.
«Ho avuto il covid in modo pesantemente sintomatico e, da autentico sopravvissuto, posso dire che non c’è niente di più importante della salute. Se aver chiuso i teatri ha salvato anche solo una vita, è stato un bene chiuderli.
«Certo, la musica senza palcoscenico non esiste, ma non esiste nemmeno se si è morti. Sono sempre stato contrario ai concerti in streaming, e difatti non ne ho tenuti.
«Capisco, però, che possano essere serviti per mantenere i contatti con il pubblico e tenere viva l’attività dei musicisti, in un periodo complicato anche dal punto di vista economico.»
 
Nel corso della sua importante carriera artistica, ha suonato con grandi musicisti e con ottime orchestre. Con quali musicisti ha lavorato e con quali le piacerebbe suonare ancora?
«Ho incontrato molti eccellenti musicisti, che mi hanno fatto il dono della loro arte e che mi hanno insegnato tanto. Purtroppo, a grande artista spesso non corrisponde un grande uomo. Quel che è certo è che più sono geniali, più sono umanamente dei giganti. Menuhin era un tesoro; lo era anche Francescatti, nonostante un carattere un po’ più spigoloso.
«Eugenio Bagnoli, il grande pianista, era di un’umiltà disarmante, nonostante avesse suonato con tutti i violinisti più celebri. Sono tutti incontri della mia giovinezza e sono tutti miti mancati qualche tempo fa. Non è un caso: ho l’impressione che gli uomini di altri tempi oggi si fatichino a trovare.
«Uno di questi è certamente Sciortino, che oltre ad essere uno straordinario musicista, è persona generosa e sensibile. Il suo appoggio mi ha aiutato tantissimo durante il periodo buio del ricovero per covid, gli sarò grato per sempre.
«A differenza di altri colleghi, amici quando si trattava di calcare i palcoscenici, ma che nel momento del bisogno sono spariti nel nulla.»
 
Il 17 settembre si esibirà a Rovereto, nel bellissimo Teatro Zandonai, con il bravo pianista e compositore Orazio Sciortino. Il programma prevede la Sonata KV 526 di Mozart e la Sonata n. 9 op. 47 di Beethoven. Una proposta importante e significativa.
«Sono due sonate titaniche, che a loro modo rappresentano la sintesi dell’arte compositiva dei due autori e che in molti aspetti si somigliano, a partire da tonalità e dimensioni.
«Si somigliano per la perfezione assoluta della forma, la chiarezza nella scrittura, la tessitura diabolica, velata da una straordinaria patina malinconica. Si somigliano perché mettono a nudo le pecche strumentali e la capacità di tenuta emotiva degli esecutori e degli ascoltatori.
«Raramente si affrontano i due capolavori durante lo stesso concerto: rappresentano due vette difficili da scalare, che comportano un grande dispendio psicofisico.
«Felice di poter suonare in un teatro così bello e importante, nel corso di una rassegna tanto prestigiosa. E di poter suonare un programma così profondo: è una grande responsabilità e una immensa gioia.»

Marvi Zanoni.

Invitiamo gli appassionati della grande musica a prenotare e acquistare i biglietti:
- presso le Casse Rurali del Trentino o sul canale Primi alla Prima
- alla cassa del teatro un’ora prima dell’inizio del concerto.
Biglietti: € 15 (poltrone e palchi centrali) - € 12 (palchi laterali e balconata)
Nota: OBBLIGO DEL GREEN-PASS o tampone h 48.


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