La Locandiera, Musicape e il Giovin Signore

Alla Sala Filarmonica di Rovereto, lunedì 13 dicembre alle ore 21

Musica di Cosimo Colazzo, libretto di Giuliana Adamo, l’opera comica La Locandiera, Musicape e il Giovin Signore, presenta una satira di estrema attualità su certo populismo-sovranismo urlato e machista. La si potrà ascoltare, ridendo molto, lunedì 13 dicembre alla Sala Filarmonica di Rovereto alle ore 21, interpreti il soprano Patrizia Zanardi (La Locandiera), il basso Paolo Leonardi (Il Giovin Signore), la voce recitante Giuseppe Calliari (Musicape) e, per la parte strumentale, Agorart ensemble (E. Dalmaso sax, T. Revolti violoncello, F. Conti accordeon, D. Schintu percussioni, C. Colazzo pianoforte e direzione). L’opera è concisa, scattante. Piena di calembours, battute, giochi di parole, doppi sensi, uscite spiazzanti. Il Giovin Signore può spopolare sui social con il suo fare sfrontato e le sue battute sempre malriuscite, ma La Locandiera che possiede lo spirito acuto dell’intelligenza popolare, gli tiene testa, lo asseconda per prendersene gioco.
 
Musicape (nome che richiama volutamente un personaggio favolistico della pittrice Maria Lai, la sua sensibilità e il suo impegno sociale) è un’ape agile e svolazzante, personaggio che ronza intorno alle azioni, le commenta attentissima a tutto, curiosa e pungente.
Giochi linguistici, nel testo e nella musica: associazioni, innesti, scivolamenti, finestre di citazioni. Il gusto dello spiazzamento, ma anche un gioco molto serio, di riflessione su un mondo che ci è prossimo e vicino.
Precede l’opera un sipario-performance, con un’opera di Kerlheinz Stockhausen eseguita all’ottavino da Davide Baldo: Zungenspitzentanz per ottavino da Samstag aus Licht
L’ingresso è gratuito sino a esaurimento dei posti disponibili. Green pass (over 12).