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Rovereto, due arresti in flagranza di reato

La Polizia di Stato li ha pizzicati perché vedendo gli agenti se l'erano data a gambe

Il piano di servizi straordinari di controllo del territorio predisposto dal Signor Questore per la Provincia di Trento Alberto Francini continua nella città di Rovereto, dove i poliziotti del Commissariato di P.S. sono coadiuvati dai colleghi del Reparto Prevenzione Crimine di Milano e della Polizia Locale.
Il Reparto Prevenzione Crimine è il reparto d’élite della Polizia di Stato specializzato nel controllo del territorio ai fini di sicurezza e prevenzione e già da tempo è presenza nota in città, dove viene inviato dal signor Questore appena possibile, soprattutto in occasione di controlli estesi e coordinati.
Con questi servizi la Polizia di Stato presidia soprattutto i luoghi maggiormente frequentati dai cittadini, iniziando da controlli sulle principali arterie di accesso alla città ed alla stazione ferroviaria.
 
I controlli di norma si concentrano poi nelle aree frequentate dai più giovani, con particolare attenzione alla zona dell’Urban City, di corso Rosmini, vicolo Parolari e dei giardini di via Manzoni e dei parchi pubblici.
È stato proprio nel corso di uno di questi servizi svolti la scorsa settimana che, all’interno dei giardini Perlasca, l’attenzione del personale si rivolgeva a due soggetti che, avvedutisi della presenza del personale di Polizia, tentavano di allontanarsi al fine di eludere il controllo.
 
In particolare, uno dei due inforcava la bicicletta e tentava di allontanarsi verso via S. Giovanni Bosco, dove però veniva intercettato dalla pattuglia della Polizia Locale che concorreva così nel fermare il giovane, mentre l’altro tentava la fuga di corsa ma veniva presto raggiunto e bloccato dal personale del Reparto Prevenzione Crimine.
Effettuata immediatamente la perquisizione dei due giovani, venivano rinvenuti 80 gr. di hashish, 12 gr. di cocaina e quasi 2.000 Euro in banconote di piccolo taglio, a dimostrazione di una illecita attività di spaccio.
 
Per tale motivo, gli stessi sono stati quindi arrestati in flagranza per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e messi a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto, che ha autorizzato la traduzione degli arrestati presso la Casa Circondariale di Trento.

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