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A Rovereto il 2° tavolo italiano di «Ambrosetti» sull’idrogeno

L’iniziativa, promossa dal network The European House Ambrosetti, ha coinvolto circa 130 imprese, istituzioni e portatori di interesse

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Si è svolto oggi negli spazi Be Factory di Progetto Manifattura a Rovereto il secondo tavolo di lavoro della community italiana sull’idrogeno, creata dal network The European House Ambrosetti per riflettere sulle potenzialità di questa fonte di energia nell’industria e nei trasporti. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con Trentino Sviluppo, FBK e H2IT, l’Associazione Italiana per l'Idrogeno e Celle a Combustibile, ha visto confrontarsi 130 tra imprenditori, ricercatori e amministratori pubblici. Al termine i partecipanti hanno avuto l’opportunità di visitare lo stabilimento SolydEra a Pergine Valsugana, il più grande impianto produttivo in Europa di pile SOFC.
 
A chiudere i lavori l’assessore provinciale allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, che ha commentato: «Il cambiamento climatico è una delle sfide principali. In questo momento cruciale per la transizione energetica è più che mai necessario interrogarsi sulle modalità per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Europa, con particolare attenzione all’ambito dei settori cosiddetti “Hard to Abate”, dove arrivare alle zero emissioni nette di anidride carbonica è più difficile. In questo scenario l’idrogeno rappresenta una delle tecnologie fondamentali, ma per svilupparne l’uso in modo efficace, soprattutto per i territori di dimensioni contenute come il Trentino, è necessario costruire fin da subito un sistema di partenariati a livello italiano e interazionale. Momenti di confronto come questo stimolano un dialogo che potrà portare a sviluppare policy di settore condivise tra mondo dell’impresa, della ricerca e istituzioni».
 

 
L’obiettivo del tavolo di lavoro della «Hydrogen Community Ambrosetti» era infatti quello di favorire l’incontro tra i diversi portatori di interessi con un particolare focus sul settore dei trasporti, delle infrastrutture, delle sinergie tra sistema industriale e sistema della ricerca e della costruzione di una sorta di «sistema Hydrogen Valley Italia». Questi quattro macro-temi rappresentano le fondamenta per delineare le linee guida per l’utilizzo del vettore idrogeno, puntando a politiche e strumenti che ne favoriscano la diffusione, ma guardando anche allo sviluppo di filiere e all’equilibrio tra consumo e produzione. La piattaforma integrata Ambrosetti, di cui anche il sistema Trentino fa parte, riunisce aziende come Eni, Iveco, Lendlease, Arriva Italia, Hydac, Landi Renzo, Smart Industry, Sasol Italia, Sonatrach Italia, Agrati e Impresa Pizzarotti.
 
Al centro della discussione il ruolo strategico del Trentino che, vista la sua collocazione geografica, può diventare anello di collegamento tra i poli di consumo europei, in particolare quelli della Germania meridionale. A tal fine hanno preso parte ai lavori esponenti del mondo delle infrastrutture di trasporto e distribuzione, a livello italiano e tedesco, nonché del mondo della finanza. L’ultimo, ma cruciale, ambito di lavoro è stato quello dei trasporti, che ha avuto per protagoniste aziende leader della filiera automotive e dei servizi per la mobilità.

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