Inaugurato il nuovo stand di tiro al poligono di Rovereto
Punto di riferimento per la formazione grazie al sistema interattivo di addestramento
Grande partecipazione oggi in occasione dell'inaugurazione del nuovo stand di tiro con tecnologia S.i.a.t nel poligono di Rovereto, nel Centro sportivo La Baldresca.
L'evento è stato aperto dai saluti ufficiali dei rappresentati delle istituzioni e delle realtà coinvolte nel progetto.
Il presidente dell'associazione Arcieri Kappa Kosmos Franco Beccari ha ricordato l'importanza del poligono, dal punto di vista della pratica sportiva ma anche delle attività che rispondono alle esigenze della comunità.
Il Sindaco di Rovereto Andrea Miorandi ha sottolineato «l'importanza della professionalità e della formazione in una città come Rovereto che è la città della pace e nella quale tutti, dalle associazioni alle forze dell'ordine, sono impegnate promozione di questi valori e della sicurezza per tutti i cittadini».
Il presidente del Consorzio dei Comuni Marino Simoni ha sottolineato il ruolo centrale di questo poligono quale aggregatore e punto di contatto tra i diversi corpi di polizia, nonché di riferimento formativo.
La parola è passata al comandante della Polizia Municipale di Rovereto Marco d'Arcangelo che ha proseguito ricordando come la struttura guardi al futuro dando la possibilità di migliorare la preparazione in quest'ambito e sia pronta ad ospitare persone provenienti da altre regioni e Paesi.
Giovanni Gardelli, dirigente del Servizio Autonomie Locali della Provincia Autonoma di Trento ha sottolineato l'importanza di poter contare su una struttura come questa, attraverso cui dare delle linee guida formative, fondamentali nell'ambito di un progetto di sicurezza in Trentino. Presente anche il «Circolo dei 13», rappresentato dal Comandante della Polizia Municipale di Bolzano Segio Ronchetti, che ha parlato dell'importanza dell'addestramento per chi opera sul territorio.
La mattinata è proseguita con il convegno promosso in collaborazione con l'Ordine degli Avvocati di Rovereto dal titolo «Uso legittimo delle armi ed eccesso colposo».
Il convegno è stato introdotto dal presidente Mauro Bondi che ha sottolineato la valenza giuridica e sociale di questi temi ed è proseguito con gli interventi di Aldo Zanetti, già comandante della Polizia Locale di Roma, Fabrizio de Angelis, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto, e Nicola Canestrini, avvocato del Foro di Rovereto.
L'incontro è stato molto partecipato e si è concluso con un momento di confronto attraverso le domande poste dal pubblico ai relatori.
Al termine del convegno si è svolto il momento clou della giornata con il taglio del nastro. Presenti anche il presidente della Comunità della Vallagarina Stefano Bisoffi, il vicesindaco del Comune di Rovereto Gianpaolo Daicampi, gli assessori comunali Franco Frisinghelli e Leone Manfredi e i rappresentanti delle forze dell'ordine di diverse località, compresa una delegazione di Kufstein.
Il benvenuto è stato dato dal presidente dell'Unione Italiana di tiro a segno Ernfried Obrist, cui è seguita la benedizione del parroco di Sacco e la visita alla struttura.
Il nuovo stand di tiro è all'avanguardia. In Italia esiste un unico altro punto dotato di questa tecnologia, a Novi Ligure.
Rovereto ha inoltre scelto di realizzare una struttura ampia con due postazioni utilizzabili in contemporanea.
Come illustrato dal presidente della sezione di Rovereto dell'Unione tiro a segno Marco Scomazzoni Leonardi, il S.i.a.t. - Sistema interattivo di addestramento al tiro, utilizzato da oggi in questo stand di tiro, si basa un metodo innovativo in grado di dare, attraverso la proiezione di immagini, la percezione di un contesto simile alla realtà.
Lo stand di tiro prevede due diverse tipologie di contenuto. L'esercitazione riservata ai cittadini prevede la presenza di immagini di oggetti, mentre la formazione per le forze dell'ordine è composta da video che riproducono situazioni potenzialmente reali grazie alla collaborazione di attori.
Il sistema comprende un'ampia gamma di situazioni diverse e con più variabili, in grado di testare i riflessi e la correttezza del comportamento della persona che lo sta utilizzando.
Oltre alla tecnica, questo metodo richiede da parte di chi lo utilizza abilità, ragionamento e consapevolezza. Questo rende particolarmente elevato il suo valore formativo.
L'interesse per questa tecnologia è alto e la struttura ha tutti i numeri per diventare un punto di riferimento per la formazione in questo ambito.