«Le immagini del cuore» – Di Lino Volani
Sono 19 fotografie in bianco e nero che raccontano il lavoro dei contadini, lo stretto legame con la terra, la fatica…

È stata aperta stamani a Casa Legat a Volano la mostra fotografica «L’amore di Lino Volani per il cuore della campagna», evento a cura della Comunità della Vallagarina in collaborazione con la Cantina di Isera proprietaria delle fotografie.
Si tratta di un omaggio a Lino Volani, il cui lavoro di quarant’anni rappresenta oggi la più imponente memoria storico-fotografica della Vallagarina.
Nato a Rovereto nel 1949, Lino Volani inizia a soli quindici anni il lavoro di fotografo presso lo storico studio Fotomoderna Tarter Adriano.
La grande passione per il bianco e nero, la predilezione del medio formato, la continua ricerca per migliorare le tecniche di ripresa e stampa, unite a una grande sensibilità umana e artistica diventano i tratti salienti di una carriera fotografica di oltre quarant’anni.
Apprezzato professionista nella propria regione, Volani ottiene diversi riconoscimenti a livello non solo nazionale, fra cui il premio «Miglior ritratto dell’anno 1993» al concorso Kodak «Le stagioni del ritratto», e due European Portrait Gold Award.
Successivamente Volani sperimenta nuovi approcci fotografici legati al reportage, che si concretizzano nel lavoro monografico «Memorie - Cantina d’Isera», sulla coltivazione della vite nelle varie stagioni dell’anno e, soprattutto, sul rapporto uomo -territorio.
Presidente dell’Associazione culturale Paspartù, Volani ha lasciato un vastissimo archivio fotografico a documentazione di mezzo secolo di storia.
All’inaugurazione a cui presenziava l’amministrazione comunale di Volano, il professor Mario Cossali ha ricordato lo stretto legame tra l’uomo e la cultura agricola, un rapporto che ora con la crisi economica sta tornando in primo piano e rappresenta un baluardo per la salvaguardia del territorio.
Di Lino Volani, che era originario di Volano, Cossali ha detto che sapeva vedere oltre, aveva un’ispirazione poetica nello scattare le fotografie e immortalava nelle immagini cose che a noi sfuggono.
«Istantanee del cuore – ha detto Cossali – scattate dentro il cuore della realtà.»
La mostra rimane aperta per tutta la settimana dalle 18 alle 20.