Rovereto, ecco come sarà il polo della «Meccatronica»
Il progetto si ispira alle esperienze di Londra e Losanna Costo stimato: circa 18 milioni di euro

Prende forma il Polo della
Meccatronica di Rovereto (nelle immagini, il
rendering).
Nuovi edifici e palazzine per 20 mila metri quadrati sorgeranno su
un'area di 14 mila metri quadrati: ospiteranno imprese, laboratori,
università, centri di ricerca, istituti tecnici superiori, tutti
dentro un unico parco scientifico e tecnologico tematico dove
meccanica ed elettronica si combineranno nel segno
dell'innovazione.
Trentino Sviluppo, che ha elaborato il documento preliminare alla
progettazione del nuovo edificio destinato alle imprese, lo ha
trasmesso per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione
Europea, dando così formalmente avvio all'iter per la progettazione
e la realizzazione dell'opera.
Costo stimato: circa 18 milioni di euro.
La «road map» stilata da Provincia e Trentino Sviluppo fissa la
posa della prima pietra entro l'estate 2012 e l'ultimazione dei
lavori, compreso il trasferimento delle aziende, entro l'estate
2013.
Imminente, invece, l'arrivo di Bonfiglioli Riduttori Spa: a
novembre l'azienda emiliana, leader mondiale nel settore delle
trasmissioni, si insedierà nel Polo di Rovereto con un centro
ricerche orientato alla meccatronica.
«Un progetto realizzato in tempi rapidissimi - ha sottolineato
Alessandro Olivi, assessore all'Industria, Artigianato e Commercio
della Provincia autonoma di Trento - se pensiamo che il protocollo
d'intesa tra Provincia e Comune di Rovereto risale ad appena dieci
mesi fa. Un'iniziativa che ha un preciso valore aggiunto: creare un
luogo dove imprese, formazione tecnica, formazione professionale,
alta formazione, centri di ricerca, potranno lavorare assieme
contaminandosi, integrandosi, trasferendo conoscenze e competenze e
quindi, in definitiva, aumentando il proprio livello di
innovazione, di competitività, e diventando volano di sviluppo e di
occupazione sempre più qualificata.»
«Un contesto ideale nel quale - ha aggiunto Olivi - credo non potrà
mancare anche una presenza dell'Università, avendo noi in Trentino
la Facoltà di Meccatronica.»
Sul perché un Polo della Meccatronica a Rovereto l'assessore Olivi
è stato chiaro.
«Nell'idea che la Giunta provinciale sta portando avanti, di una
sorta di policentrismo dei distretti produttivi ed industriali del
territorio, Rovereto ha una tradizione molto forte nei settori
della meccanica e dell'elettronica. Ma questo non sarà il Polo
della città di Rovereto, bensì il Polo della Meccatronica
dell'intero Trentino. Dovrà perciò essere in grado di coinvolgere
dentro questo scenario competitivo le molte aziende del settore già
sono presenti sul territorio provinciale: non sarà pertanto un
luogo chiuso, solo fisico, ma un centro di irradiazione dove le
aziende potranno sviluppare la parte più innovativa delle loro
produzioni».
Giulia Robol, assessore comunale al progetto Rovereto europea, ha
inquadrato il Polo della Meccatronica dentro il più ampio progetto
di valorizzazione urbanistica di questo snodo strategico per la
città, anche a livello di viabilità data la vicinanza con la
stazione ferroviaria e con l'operatività di Trentino Trasporti.
«Il masterplan dell'intera area sarà consegnato al Comune di
Rovereto a metà settembre - ha anticipato l'assessore Robol - ma
già questo primo tassello del Polo della Meccatronica è frutto di
un accordo tra le parti che trovo straordinario per rapidità,
incisività e qualità della proposta, senza dubbio di livello
europeo.
Dentro il Polo si trasferiranno due scuole molto significative per
Rovereto, l'ITI Marconi e il CFP Veronesi, ma è l'intera area, di
circa 20 ettari, a risultare cruciale anche sotto il profilo della
viabilità: sarà bella e funzionale dentro un nuovo disegno di
città».
Flavio Tosi, vicepresidente di Trentino Sviluppo, ha parlato nel
suo ruolo istituzionale ma prima ancora si è espresso da
imprenditore.
«Abbiamo agito rapidamente perché la politica ha saputo darci
indirizzi chiari. Da tempo si firmano protocolli e si parla di
unioni tra mondo produttivo e mondo della ricerca, con risultati
non sempre esaltanti. Questo è invece un progetto molto concreto,
un luogo fisico dentro il quale imprese, università, centri di
ricerca, scuole avranno l'opportunità di convivere sotto lo stesso
tetto, condividendo spazi comuni come mensa, luoghi di incontro, di
servizio e socializzazione. E questo è importante, perché è stando
assieme, lavorando uno vicino all'altro, che si creano le
condizioni per capirsi e per attivare quei canali e quelle
contaminazioni altrimenti destinate a rimanere a livello di auspici
o di pura teoria».
E' quindi toccato al team di Trentino Sviluppo presentare nel
dettaglio il progetto.
Nel nuovo complesso produttivo, realizzato su più piani per
complessivi 20 mila metri quadrati di superficie disponibile, si
trasferiranno una quindicina di aziende oggi insediate nei corpi A
e B dell'attuale Polo Tecnologico, oltre a laboratori e a spazi
disponibili per nuove iniziative imprenditoriali.
Gli edifici rappresentati dai corpi A e B, recuperati nel 1988
sull'architettura originaria dello stabilimento Pirelli, verranno a
loro volta successivamente demoliti per lasciare spazio alla prima
parte del Polo tecnico professionale meccatronico, quella che
ospiterà ITI Marconi e CFP Veronesi.
In un secondo momento si individueranno spazi anche per una
presenza universitaria.
Il documento preliminare alla progettazione è stato trasmesso,
assieme all'Avviso di preinformazione, alla Gazzetta Ufficiale
dell'Unione Europea.
Il progetto, dati i tempi stretti entro i quali la Provincia ha
chiesto di procedere per consentire la realizzazione dei nuovi
fabbricati destinati alla formazione professionale (CFP Veronesi)
ed all'Istituto Tecnico Marconi, è firmato dai tecnici interni di
Trentino Sviluppo, in particolare dagli ingegneri Michele Ferrari e
Michele Pellegrini, che si sono avvalsi della collaborazione di tre
giovani professionisti trentini individuati con apposita gara: gli
ingegneri Luca Oss Emer e Vanni Pedergnana e l'architetto Massimo
Scartezzini.
La progettazione è stata impostata tenendo conto delle esigenze
dell'amministrazione comunale, la quale sta elaborando uno
specifico masterplan con il supporto dell'architetto Fabrizio
Barozzi, al quale è stato affidato il compito di ridisegnare
l'ampia area di oltre 20 ettari che parte da piazzale Orsi e
comprende l'areale ferroviario spingendosi, appunto, fino al Polo
Tecnologico di via Zeni 8.
Il progetto di Polo della Meccatronica - Impresa Formazione
Ricerca, fortemente voluto dalla Provincia autonoma di Trento come
evoluzione dell'attuale Polo Tecnologico, nasce come luogo fisico
in cui collaboreranno in modo sinergico il mondo dell'impresa,
della ricerca e della formazione, supportati dai servizi ad alto
valore aggiunto forniti da Trentino Sviluppo.
L'impostazione progettuale, come ha spiegato Luca Capra, direttore
dell'Area Imprenditorialità e Sviluppo di Trentino Sviluppo, ha
tenuto conto di alcune esperienze di successo internazionale tra
cui, in particolare, quella del Ceme (Centre for Manufacturing
Excellence) di Londra, una sorta di BIC realizzato con partnership
pubblico-privata, nel quale è importante l'investimento e la
collaborazione con la casa automobilistica Ford.
Per la parte relativa all'interazione con l'Università ed il mondo
della ricerca Provincia di Trento, Università e Trentino Sviluppo
hanno effettuato una missione di studio al Parco di Losanna, ed in
particolare al Centro EPFL, tra gli esempi più innovativi ed
avanzati al mondo di interazione tra mondo produttivo e sistema
dell'alta formazione.
La presenza di un centro servizi comune, che facilita non solo
l'operatività ma anche le possibilità di incontro e condivisione, e
l'azione sinergica di Trentino Sviluppo, sono punti determinanti
per la nascita, lo sviluppo ed il mantenimento delle dinamiche di
collaborazione, di crescita ed innovazione, e requisiti
fondamentali per fare di Rovereto un polo di eccellenza in grado di
attrarre ricercatori ed imprese a livello internazionale.
Per questo la progettazione preliminare individua un'area
all'estremità sud-ovest dell'attuale Polo Tecnologico, con un
estensione complessiva di circa 14.000 metri quadrati, che confina
ad est con la centrale di cogenerazione e a nord-est con il Corpo C
- Centro di Formazione Professionale - attualmente costituita da
terreno incolto per 10.000 mq e parcheggio per 4.000 mq, con un
angolo a confine nord est di verde coltivato - sulla quale verranno
realizzati uno o più edifici a destinazione produttiva e uffici per
una superficie complessiva su più piani di circa 20.000 metri
quadrati così suddivisi:
- circa 15.000 mq produttivo destinato prioritariamente all'ambito
meccanico ed elettronico, con la necessità di dislocare
attrezzature e macchine operatrici voluminose e pesanti;
- circa 5.000 mq da destinare a uffici/terziario sia a servizio
delle attività produttive che autonome.
Sulla fascia di rispetto a confine del lotto è stata prevista la
viabilità interna, progettata in modo da consentire il transito e
la manovra anche a mezzi ingombranti, oltre a parcheggi per circa
2.100 metri quadrati.
Il costo stimato dell'opera è di circa 18 milioni di euro.
Progettazione preliminare e definitiva saranno a carico del team di
ingegneri di Trentino Sviluppo, coadiuvati dai tre professionisti
trentini, mentre l'appalto europeo metterà a gara la progettazione
esecutiva con il Piano operativo della sicurezza (90 giorni il
termine per predisporli) e i lavori di realizzazione del nuovo
comparto produttivo, sia per la parte edile che per quella
impiantistica.
Entro il prossimo novembre si avvieranno le procedure di
aggiudicazione, mentre l'inizio dei lavori è previsto per l'estate
2012.
Per l'estate 2013 il trasferimento di aziende e laboratori nei
nuovi edifici.