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Filosofo e storico della filosofia, è nato a Rovereto

Il parco archeologico di Elea-Velia rende omaggio a Mario Untersteiner

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VeliaTeatro - Foto Michele Calocero.
 
È dedicata alla figura di Mario Untersteiner (foto in basso) la XIX edizione di VeliaTeatro, il festival di teatro antico dal 6 al 22 agosto nel Parco Archeologico di Elea-Velia, ad Ascea (Salerno), nel Cilento.
VeliaTeatro è manifestazione dedicata al teatro antico, ospitata nel luogo che fu la patria di Parmenide e della filosofia eleatica, oggi è uno dei Patrimoni dell’Umanità Unesco.
Insigne filologo e storico della filosofia e del teatro antichi, Mario Untersteiner, nato a Rovereto e morto nel 1981, viene celebrato con il patrocinio del Comune e della Biblioteca Civica «Girolamo Tartarotti» di Rovereto, d’intesa con il Laboratorio Dionysos dell’Università di Trento, diretto dal professore Giorgio Ieranò, e con i patrocini dell’Università degli Studi di Milano e del Liceo Classico Giovanni Berchet di Milano, dove lo studioso insegnò agli inizi della sua carriera.
Nel corso della serata inaugurale del festival, il prossimo 6 agosto (ore 21), Alice Bonandini, ricercatrice dell’Università di Trento e curatrice del Progetto Il fondo Untersteiner presso la Biblioteca Civica Girolamo Tartarotti di Rovereto, interverrà nel ricordo dell’illustre antichista.
 
Il cattedratico, nativo di Rovereto e milanese di adozione, nel corso della sua lunga e proficua attività scientifica e accademica, si è occupato di filosofia greca – concentrandosi in modo particolare sui filosofi eleatici (Senofane, Parmenide, Zenone), sui sofisti, su Aristotele e Platone – e di tragedia (Eschilo, Sofocle), e si è interessato dell’evoluzione del pensiero greco tra mythos e logos.
Mario Untersteiner fu, solo per citare alcuni cardini della sua opera, il fautore di un approccio laico e razionale al pensiero classico e il padre della nozione di «tragico».
Una figura eccezionale di grande studioso, coraggioso e indipendente (mai aderì al Partito Nazionale Fascista) legato alla sua città natale, Rovereto, in quel tempo ancora parte dell’Impero Austro-Ungarico, come pure alla sua Milano, dove fuggì con la famiglia di spirito irredentista nel 1915 e dove completò gli studi liceali e universitari, per poi diventare giovane insegnante al Liceo Classico «Giovanni Berchet» e quindi preside del prestigioso istituto.
Prima di intraprendere la carriera accademica alle Università di Genova e di Milano, insegnando Letteratura Greca e Storia della Filosofia Antica.
 
Una presentazione dell’opera di Untersteiner, dedicata in modo particolare ai due temi che più lo avvicinano a Velia Teatro (gli studi sulla filosofia eleatica e quelli sulla tragedia) sarà inserita nella pubblicazione contenente il programma di VeliaTeatro dove compare anche un testo del Sindaco Francesco Valduga.
 Tra le iniziative volte a evidenziare l’importanza di un personaggio di grande rilievo per la cultura classica in Italia e in Europa, la proposta di valorizzare il cospicuo materiale del Fondo Untersteiner, donato alla Biblioteca Civica Girolamo Tartarotti di Rovereto comprendente la preziosa biblioteca, i manoscritti inediti e l’epistolario dello studioso.

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