Festival delle Lingue oggi al via, grande la partecipazione
Alla cerimonia inaugurale l'assessora Ferrari, quindi «A suon di parole» con Daverio
Grande partecipazione oggi nella prima giornata del Festival delle Lingue, iniziativa organizzata da Iprase, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, il Comune di Rovereto, il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca.
Dopo i discorsi inaugurali, ai quali hanno partecipato l'assessora all'università e ricerca, Sara Ferrari, in rappresentanza del governatore del Trentino Ugo Rossi, il sindaco di Rovereto Francesco Valduga, l'assessore della Città di Torino Federica Patti e il presidente di Iprase Mario Giacomo Dutto, è partita la sfida a «suon di parole» tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado: un vero e proprio gioco dibattito in lingua italiana, inglese e tedesca ha visto quest'anno la partecipazione di Philippe Daverio, storico d'arte, docente, autore e personaggio televisivo, che ha stimolato i ragazzi a parlare anche il dialetto.
Domani il Festival proseguirà tutto il giorno, con gli interventi, fra gli altri, di Ivano Dionigi, Johannes Müller-Lancé, Andrea Marcolongo, Francesco Sabatini.
Con la cerimonia inaugurale all'Aula Magna di Iprase, questo pomeriggio alle 14.00, è partita ufficialmente la seconda edizione del Festival delle Lingue, che da oggi fino a sabato 11 marzo darà modo a linguisti, professori e ricercatori di argomentare e discutere sul tema delle lingue a 360 gradi.
Un ricco programma con 28 seminari, 82 workshop, 6 spettacoli teatrali, laboratori manuali e di lettura in lingua per bambini e 3 tavole rotonde per approfondire temi metodologici e didattici ma anche per conoscere buone esperienze e best practices, trovando nuovi stimoli e spunti di riflessione.
Il Festival delle Lingue si inserisce, non a caso, nel Piano Trentino Trilingue 2015-2020.
«Qui troviamo le migliori prassi che questo territorio mette in campo quando lavora in modo coeso, dialogando con altre comunità e istituzioni, – ha detto Sara Ferrari, assessora all'università e ricerca, anche in rappresentanza del presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi. – La nostra è un'Autonomia speciale che tutela le minoranze linguistiche.
«Da questo punto di vista, la lingua in Trentino è un'eccezionale strumento di identità culturale, – ha poi aggiunto l'assessora Ferrari. – La Provincia ha messo fra gli obiettivi di legislatura proprio quello di dare ai nostri giovani strumenti di cittadinanza, perché le lingue ci consentono di avere consapevolezza della nostra cultura e, al contempo, di essere cittadini del mondo.»
Nel fare gli onori di casa il sindaco della Città della Quercia Francesco Valduga, che ha posto l'accento sulle lingue che creano ponti ed occasioni di relazioni, in un Festival che consente a Rovereto di essere al centro di un percorso ricerca e formazione.
Quindi, la dirigente generale del Dipartimento della Conoscenza della Provincia autonoma di Trento Livia Ferrario, ha ricordato obiettivi del Piano Trentino Trilingue, mentre Paola Venuti, direttore del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell'Università degli Studi di Trento, ha messo in luce l'ampio rapporto di collaborazione che esiste fra l'Università, Iprase, il Dipartimento della Conoscenza e il territorio.
Carmela Palumbo, direttore della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici del Miur ha ricordato le sinergie che ci sono con il Trentino, infine Federica Patti, assessore all'istruzione della Città di Torino, ha ricordato il progetto «Lingue in scena» che è stato portato al Festival delle Lingue e verrà rappresentato sabato mattina.
A coordinare gli interventi è stato Mario Giacomo Dutto, presidente del Comitato scientifico di Iprase.