I ragazzi del liceo Rosmini mettono in scena l’Anfitrione di Plauto
Mercoledì 31 maggio alle 20.30, al Teatro Zandonai il gruppo teatrale del Liceo mette in scena Plauto: «Se tu sei me, allora io chi sono?»

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Commedia degli equivoci e dell’inganno, l’Anfitrione di Plauto porta in scena due coppie: una divina, l’altra umana. Invaghitosi di Almena, Zeus non esita ad assumere le sembianze dello sposo, il prode Anfitrione, impegnato in guerra, per godere delle gioie dell’amore in una notte senza fine.
Ad aiutarlo, il figlio Mercurio, nei panni di Sosia, il servo di Anfitrione.
Al ritorno dell’eroe, ne nasce, un vorticoso gioco di inganni, a tratti esilarante, in cui trovano spazio più sentimenti: lo spaesamento e la frustrazione del malcapitato servo, che tenta goffamente, di fronte al proprio «sosia», un Mercurio sfrontato e violento, di riaffermare quell’identità di cui viene privato; l’indignazione e la collera di un Anfitrione sempre più confuso e addolorato, via via che si convince dell’infedeltà della sposa.
Sino, tra guizzi di autentica comicità, allo scioglimento finale, quando Zeus, regista di ogni trama, rimetterà in ordine (il suo ordine …) ogni cosa.
Un testo divertente, dunque, ma impegnativo quello con cui gli studenti del Liceo si confrontano quest’anno.
Tanti gli Zeus, i Mercuri, i Sosia e gli Anfitrioni che si alternano in scena.
Sul loro volto, le straordinarie maschere opera degli studenti della II D del Liceo Depero, strumento primario del gioco del doppio.
A parlare, perciò, solo le voci ed il corpo: ad esso, soprattutto, è affidato il difficile compito di esprimere sentimenti ed emozioni, di far ridere e far riflettere.
Una sfida impegnativa, un lungo esercizio di disciplina e autocontrollo, per imparare a «far parlare» il proprio corpo: è questo ciò che il regista, Michele Comite, ha chiesto quest’anno ai nostri ragazzi e che essi, con pazienza e tenacia, hanno appreso. Ma questa è la magia del teatro.
Lo spettacolo va in scena il 31 maggio al tetaro Zandonai di Rovereto alle 20.30.
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