I Lions di Rovereto nel cuore dell’Africa Nera
Accolta prontamente la richiesta di aiuto giunta da Gatumba, nel Burundi occidentale
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I tre Lions Club di Rovereto hanno accolto prontamente il richiamo di aiuto giunto loro da Gatumba, nel Burundi occidentale, nel cuore nero dell’Africa.
La storia inizia nel 2005, quando su richiesta del Padre Saveriano roveretano Gabriele Ferrari viene pianificata la costruzione di una decina di aule e delle rispettive pertinenze all’interno della Comunità scolastica San Francesco Saverio e San Gabriele di Gatumba.
All’appello, accanto a varie realtà roveretane, tra cui l’Associazione Spagnolli-Bazzoni, rispondono pure i Lions di Rovereto con un significativo contributo economico e professionale.
Subito sono più di trecento i bambini della nuova scuola, seguiti da alcuni bravi insegnanti burundesi.
Negli anni a seguire vengono bonificate le pozze malariche poste al centro del cortile, perché pericolosi incubatori per la malaria.
Viene portata l’energia elettrica, viene costruito il muro che circonda la comunità scolastica, vengono fatti nuovi servizi igienici, il numero delle aule aumenta considerevolmente.
Oggi sono quasi 2.000 i bambini e le bambine che possono avere una primaria istruzione, mentre sono diventati una trentina gli insegnanti e gli assistenti.
L’istruzione è il primo gradino per un loro riscatto di libertà e di pace.
Grazie anche al Patrocinio del Comune di Rovereto, la scuola da qualche anno si chiama «Città di Rovereto», e la bandiera giallo-verde della nostra città sventola accanto a quella del Burundi nell’ampio cortile.
In queste settimane i Lions hanno sostenuto un importante investimento informatico, che ha reso ancora più moderna ed efficace l’attività scolastica.
I giovani di Gatumba sono anche in collegamento con i ragazzi delle nostre scuole medie con scambio di lettere e di disegni che ci parlano di amicizia e di pace.
I sogni di quelle migliaia di bambini sono diventati realtà. Per i Lions di Rovereto una grande impagabile soddisfazione.
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