Bonus Accoglienza: Rovereto approva le modalità di utilizzo
Saranno finanziati anche progetti di valorizzazione e cura dei luoghi al fine di favorirne la fruibilità e l’integrazione
La Giunta Comunale ha approvato la programmazione di massima per l’utilizzo dei fondi statali che il governo (con Decreto Legge 22 ottobre 2016 n. 193 articolo 12) ha stabilito per i Comuni italiani che accolgono richiedenti protezione internazionale.
Nel dicembre 2016 l’allora Ministro dell’Interno aveva istituito un Fondo nazionale con specifiche dotazioni annue e definito la ripartizione del fondo ai Comuni ospitanti i richiedenti protezione internazionale.
Successivamente (febbraio 2017) aveva specificato che le somme distribuite ai Comuni «non erano vincolate a specifica destinazione», vista la natura di misura solidaristica dello Stato nei confronti degli enti comunali che nel corso degli anni hanno accolto richiedenti protezione internazionale.
Al Comune di Rovereto è spettato uno stanziamento di Euro 203.500,00 in base al numero di richiedenti protezione internazionale ospitati in città di Rovereto e riferiti all’anno 2016.
Il «Bonus accoglienza» nel febbraio 2018 è entrato in uno specifico protocollo di intesa tra Provincia Autonoma di Trento e Consiglio delle Autonomie Locali che stabiliva le linee di indirizzo per il miglior impiego dei fondi assegnati dallo Stato.
A Rovereto i fondi andranno a coprire i costi di una assistente sociale per due anni per coordinare iniziative e progetti di sviluppo di comunità; a finanziare progetti di sviluppo di comunità da realizzare a cura del privato sociale e di altre agenzie territoriali, secondo il bando «Laboratori di Comunità»; a progettare azioni di integrazione sociale per i richiedenti protezione internazionale sia in collaborazione con Cinformi che direttamente gestiti dal servizio sociale professionale.
Saranno finanziati anche progetti di valorizzazione e cura dei luoghi al fine di favorirne la fruibilità e l’integrazione.
Sarà il Dirigente del Servizio Politiche sociali ad istituire un bando per realizzare progetti di sviluppo di comunità secondo le indicazioni date.
Si intende valorizzare la progettualità dal basso che in via sussidiaria concorra allo sviluppo del senso di comunità premiando i valori della partecipazione attiva, della responsabilità sociale, della sensibilizzazione su temi civici, (il cosiddetto empowerment di comunità), ed una integrazione di risorse e competenze.
Tramite il bando si favoriranno interventi a sostegno dell’integrazione dei richiedenti protezione internazionale in una logica non settoriale ma di integrazione con la comunità al fine di stimolare le relazioni fra cittadini, sviluppando l'aggregazione e la conoscenza fra le persone coinvolte nei processi di integrazione.