39° Oriente Occidente #Frontiera | Claudio Bernardo

Terminato il primo weekend di Festival, grande attesa stasera per la sudcoreana Eun Me Ahn. Domani invece tornano gli spettacoli in piazza e all’Auditorium Melotti

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Torna in piazza Oriente Occidente con lo spettacolo «L’avis bidon - Face A» di Cirque La Compagnie (foto di copertina), in programma domani – martedì 3 settembre – alle ore 18 in Piazzale Caduti sul Lavoro a Rovereto.
Zackary Arnaud, Baptiste Clerc, Charlie Mach, Boris Fodella sono quattro intrepidi circensi franco-svizzeri che, a seguito del loro incontro all’École National du Cirque de Montréal (Canada), hanno deciso di lavorare insieme.
Nel 2014 fondano il circo La Compagnie, collettivo nel quale il mutuo scambio e la condivisione sono parole d’ordine insieme all’acrobazia più audace. Zackary e Boris sono fuoriclasse della planche coréenne (il trampolino basculante in cui due o più persone usando il peso corporeo si lanciano alternativamente in aria), Baptiste del palo verticale, Charlie sviluppa un tipo di acrobazia con le sedie, ma in realtà tutti sanno fare tutto quello che l’arte del circo richiede.
I loro spettacoli sono frutto di queste abilità unite a una sapiente costruzione drammaturgica, la voglia di raccontare e raccontarsi oltre il puro virtuosismo circense: in «L’avis bidon - Face A», proposto a Rovereto nella versione all’aperto, al gioco di abilità si alternano canzoni da loro interpretate e momenti di condivisione con il pubblico.
Tra voli in aria e capriole, gag, acrobazie intorno e sopra i pali, lo spettacolo è certamente adatto anche ai più piccoli.
 

Claudio Bernardo - As Palavras #Frontiera.
 
Dedicato a bambini e bambine di tutte le età anche il laboratorio che prende il via domani, curato da Ruggero Asnago, in arte Ruggge, che da rifiuti e materiali di recupero, insieme ai partecipanti, creerà stendardi, marionette giganti, maschere e costumi che saranno poi i protagonisti della Mutant Animal Parade, la parata di sabato 7 settembre nell’ambito delle iniziative di Oriente Occidente intitolate Saturday for future e dedicate al tema della tutela dell’ambiente.
Il laboratorio si svolgerà da martedì 3 a sabato 7 settembre all'Oratorio Rosmini tra le 13.30 e le 17.30 per cinque giornate a cui si può partecipare gratuitamente, anche a una sola giornata, scrivendo semplicemente una mail a [email protected]
La serata si sposta invece all’Auditorium Melotti, dove debutta #Frontiera lo spettacolo di Claudio Bernardo ispirato alle Troiane di Euripide.
 
La serata doveva essere anticipata da un appuntamento della sezione Linguaggi dedicata proprio all’approfondimento della tragedia greca con il grande esperto Luciano Canfora. Purtroppo, per un imprevisto del relatore, stamattina l’incontro è stato annullato.
 

Claudio Bernardo - As Palavras #Frontiera.
 
Il coreografo Claudio Bernardo, sensibile ai tragici fatti degli attuali flussi migratori, mosso dallo studio delle Troiane di Euripide e affascinato dal ricordo dell’allestimento teatrale che ne fece Thierry Salmon nel 1988, riprende la tragedia antica per affrontare il tema dell’esilio.
«Le Troiane – spiega Bernardo – sono un requiem sulla guerra cantato da voci femminili mitologiche: Ecuba, Elena, Cassandra, Andromaca.
«Divenute schiave dei greci vincitori, uniche sopravvissute al massacro, si ritrovano unite nella prospettiva di una imminente partenza verso le terre dei vincitori, piangono il tempo perduto e un avvenire incerto.
«Questa guerra che oppose la Grecia all’Asia Minore è stata la prima guerra emblematica della storia occidentale e costituisce - al di là del suo carattere mitologico - un archetipo della guerra di conquista.
«L’originalità di Euripide risiede, oltre che nella parola poetica, nella denuncia del comportamento barbaro dei suoi compatrioti, e nel richiamo al risveglio delle coscienze dei suoi contemporanei.»
 
Da qui muove nella costruzione di #Frontiera, spettacolo per nove interpreti, alcuni già collaboratori di Thierry Salmon, e le musiche composte da Giovanna Marini proprio per quell’occasione: percussioni rudi, ma soprattutto canti, e musiche popolari.