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«Non è facile crescere, a volte è una strada in salita»

Presentato dal dottor Stefano Alemanno in una conferenza a Rovereto il progetto «Youngle to Young»

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La conferenza dal titolo «Parlarne aiuta», tenutasi ieri mercoledì 20 novembre a Rovereto in una Sala Filarmonica gremitissima e abilmente condotta dalla psicologa dottoressa Giovanna Bronzini, non ha tradito le aspettative.
Il dottor Stefano Alemanno, educatore e pedagogista di notorietà nazionale, ha presentato il suo progetto «Youngle to Young», che ormai trova ospitalità in molte città italiane, tra cui Trento.
Trattasi, in sintesi estrema, di una App che i giovani possono scaricare e utilizzare per entrare in chat con alcuni loro preparati coetanei. Con le parole e con il dialogo possono tentare di risolvere i loro problemi, o quantomeno trovare una concreta solidarietà e un fattivo aiuto da altri giovani volontari.
 

 
Il disagio giovanile è presente in molte comunità, grandi ma pure piccole. Attraverso Youngle gli adolescenti, e non solo, possono trovare uno spazio libero di sfogo e di utili confronto e confidenza.
Sandra Venturelli, dell’Associazione A.M.A. di Trento - Auto Mutuo Aiuto, ha presentato l’ampia casistica di tale disagio presente anche nella nostra provincia. Un disagio che colpisce giovani, come pure persone adulte, che può portare anche in Trentino all’estrema conseguenza.
Monica Sadler, giovane operatrice di A.M.A. e responsabile del Progetto Youngle Trento TRA di NOI, ha raccontato all’attenta platea l’esperienza vissuta attraverso la App tra la nostra comunità.
 

 
I contatti sono ormai parecchie decine, dando sin qui riscontri assai confortanti.
Infine il regista Michele Comite ha illustrato i suoi incontri con gli studenti dei nostri Istituti superiori, quali il Rosmini, il Marconi, il Depero e l’Alberghiero, definendoli sorprendenti per la disponibilità avuta in risposta dai giovani. Il progetto prevede la realizzazione anche di uno spettacolo teatrale che certamente sarà molto apprezzato.
In conclusione, si è avuta la conferma che lo straordinario gioco di squadra messo in campo da tutti i Club service presenti a Rovereto, ha già avuto un grande positivo riscontro. Lo sforzo, anche economico, certamente sarà ripagato ampiamente nei prossimi mesi.
Il tema della serenità dei nostri giovani, peraltro, non ha prezzo.

Paolo Farinati


Non è facile crescere: alle volte è una strada in salita, e ci sono degli ostacoli da affrontare che sembrano insormontabili.
Ci sono tanti piccoli segnali da non sottovalutare: depressione, irritabilità, apatia, disturbi alimentari, incomprensioni in famiglia, problemi con gli amici, bullismo, fino all’autolesionismo e alle tendenze suicide.
Ma ce n’è uno, che è il più pericoloso: la solitudine, e il senso di isolamento.
Per questo nasce App To Young: per dare voce ai ragazzi che vivono un momento di malessere, di disagio, e hanno voglia di parlare con una voce amica.
Come funziona? È molto semplice.
 
AppToYoung è una app creata per tablet e smartphone – gratuita, leggera e facile da scaricare – in cui i ragazzi possono scegliere se chattare con i propri coetanei (peer affiancati online da una psicoterapeuta, secondo la metodologia YOUNGLE), o telefonare al numero verde gestito da psicologhe dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma.
Tutti i dati sensibili ed i contenuti delle conversazioni sviluppate in chat, come pure l’intera app sono contenuti all’interno del server dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, che ne ha validato anche l’affidabilità in termini di sicurezza e protezione dei dati sensibili degli utenti.
 
Nell’incontro con i vari Istituti superiori verranno presentati i dati di 10 mesi di lavoro in chat, i diversi problemi presentati, con una dettagliata analisi qualitativa e quantitativa.
Un focus particolare nella presentazione sarà dedicato alla modalità di lavoro online.
Il progetto AppToYoung è stato presentato nelle scorse settimane a Roma presso l’Ufficio Prevenzione del MIUR, dopo che l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana ne ha validato l’efficacia in termini di prevenzione del disagio giovanile, contribuendo alla diffusione della app negli Istituti Scolastici Superiori del territorio regionale toscano.
 
Dati chat AppToYoung al 12 Ottobre 2019
Numero di chat effettuate:
955 chat (anche più chat con lo stesso utente) di cui Maschi 401 Femmine 700
 
Stefano Alemanno
Coordinatore tecnico scientifico del Progetto ATY
Comune di Firenze

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