Scomparsa di Lamberto Ravagni, il ricordo degli amici
Figura storica di Rovereto, era tra gli ultimi, se non l’ultimo partigiano vivente, allora col nome eloquente di Libero
Lamberto Ravagni e Ugo Giori.
Ha lasciato in questi giorni la sua famiglia, come pure molti amici e conoscenti, l’avv. Lamberto Ravagni, figura storica di Rovereto, tra gli ultimi, se non l’ultimo, partigiano vivente, allora col nome eloquente di Libero.
Nel secondo dopoguerra è attivo protagonista della politica cittadina, come altresì apprezzato e stimato avvocato e poi giudice presso il Tribunale Amministrativo Regionale.
Fin in avanzata età sempre presente nella vita sociale della nostra comunità. Era solito bere il suo primo caffè della giornata con noi.
Di prima mattina era piacevole obbligo la lettura assieme dei giornali, a cui seguiva sempre una viva ampia discussione sui temi più vari.
Certo la politica non mancava mai, sempre comunque col massimo rispetto di ogni opinione.
Amava Rovereto come pochi, la conosceva, la frequentava e l’adorava con sentimenti sinceri e appassionati.
Il suo temperamento era quello della sua gioventù, forte e schietto, ma per l’appunto sempre corretto.
Impareggiabile rimarrà la sua arguta ironia, che faceva sorridere ma pure riflettere. E poi la sua travolgente memoria che gli consentiva di ricordare tutto e tutti.
Era bello vedere il suo sorriso quando incontrava in città o in un bar il suo amico di lunga data Ugo Giori.
Entrambi ormai ben oltre i novant’anni e, quindi, tutti e due con le menti e i cuori pregni di ricordi e di racconti rivolti anche alle loro gesta giovanili.
Prima, durante e dopo la Seconda Guerra mondiale si trovarono politicamente su fronti diversi. Momenti che definire difficili è dire ben poco.
Tra loro, però, vi fu sempre una reciproca stima e una sincera amicizia.
Lamberto Ravagni mancherà alla nostra città, uomo che ha vissuto onorando sempre la Libertà e la Democrazia.
Valori inossidabili e propri di una Rovereto che vorremmo non morisse mai.
Riposa in pace, caro Lamberto.
Livio Caffieri, Oliviero Deflorian, Paolo Farinati, Osman Paruca.