Campo di Marco: area presidiata e smantellamento container

Le persone che occupavano abusivamente l'ex polveriera nottetempo sono state identificate dalle forze dell'ordine

L'utilizzo abusivo di alcune casette nell'area di addestramento a Marco di Rovereto era noto alla Provincia, che aveva attivato in più occasioni le forze dell'ordine e, considerando il ripetersi degli episodi, sta adottando ulteriori misure.
Nello specifico è stato deciso di smantellare le strutture utilizzate abusivamente (e non più utili alle attività del centro di addestramento) all'interno dell'area di Marco di Rovereto e di predisporre i presidi per un controllo degli ingressi.
 
Lo precisa il Dipartimento di protezione civile della Provincia, in seguito ad un articolo apparso su un altro quotidiano locale secondo il quale l'ex polveriera sarebbe tornata a ospitare migranti che penetrano nell'area nottetempo.
La situazione è oggi controllata dalle forze dell'ordine e costantemente monitorata dalla Provincia: le persone che occupavano la struttura - circa una decina - sono state identificate e accompagnate in Questura per i necessari accertamenti, in occasione di un incontro che si è svolto lo scorso 15 dicembre a Marco di Rovereto alla presenza dei rappresentanti di Cinformi, Croce Rossa, forze dell’ordine (polizia e vigili urbani), l’associazione Unità di Strada e l'Assessorato ai servizi sociali del Comune di Rovereto.
 
L’area, gestita dalla Protezione civile di Trento, fino alla primavera scorsa ospitava nel settore esterno alle attività di addestramento una parte dei richiedenti asilo politico accolti in Trentino.
In aprile le persone ospitate al campo di Marco sono state trasferite a Trento, secondo quanto previsto dal progetto di accoglienza della Giunta.
Nel tardo autunno, gli operatori della Protezione civile avevano però notato la presenza di alcune persone nell’area del campo.
Si trattava di soggetti che penetravano all’interno grazie a un taglio della rete di recinzione per trovare riparo nei container che erano stati utilizzati a suo tempo per la ospitalità ai migranti.
 
È stato accertato che si trattava di persone che avevano goduto dell’ospitalità nell’area e che non avevano voluto adattarsi alla nuova destinazione.
Anche per garantire la loro sicurezza, ai migranti che utilizzavano gli spazi nei container per passare le notti, è stato chiesto più volte di allontanarsi informando contestualmente il Commissariato del Governo e il Questore.
Nel corso della prima settimana di dicembre, alla luce della permanenza e della pericolosità della situazione (danni ai due caseggiati presenti) è stata sporta denuncia ai carabinieri.