Inquinamento nel Garda, le operazioni dopo lo sversamento
Posti 300 metri di barriere per ridurre i danni per il carburante finito a Porto Torchio
Posizionati 300 metri tra barriere e «salsicciotti assorbenti», dopo lo sversamento di carburante a Porto Torchio, in territorio di Manerba del Garda in provincia di Brescia.
La richiesta d’intervento è arrivata in mattinata dalla Sala Operativa dei Vigili del Fuoco di Brescia allertata dai Carabinieri Forestali.
Sul posto era stata inviata la squadra di Salò, personale del nucleo Nbcr (acronimo di Nucleare-Biologico-Chimico-Radiologico) da Milano e componenti dal comando di Trento per la bonifica dei luoghi.
Nel pomeriggio è stato utilizzato prodotto «lago blu» e impiegato robot skimmer (separa le molecole di liquido pulito dal liquido inquinante).
Il materiale è arrivato via terra e via acqua dal corpo permanente vigili del fuoco di Trento e dal distaccamento vigili del fuoco di Riva del Garda.
È stato istituito un presidio con imbarcazione ed equipaggio dei vigili del fuoco e due operatori di Trento.