Fonte dello Spino: acqua di monte bene comune
Comune di Rovereto, il Gruppo Dolomiti Energia e Associazione Baldensis - AlpiBio insieme per la Giornata Mondiale dell’Acqua 2023
L’acqua è un bene prezioso e lo stiamo vedendo in questo prolungato periodo di siccità che già ora desta preoccupazione per i mesi a venire. Rovereto ha una risorsa unica, l’acqua dello Spino, non solo bene comune fondamentale per la vita, ma una testimone della storia e della vita della città.
«La Fonte dello Spino appartiene alla storia dei roveretani, che hanno saputo nel tempo proteggere questo bene così prezioso» – spiega l’Assessore Andrea Miniucchi – «Già la scorsa estate, di fronte a una siccità che ha costretto anche molti comuni trentini a ricorrere a ordinanze per tutelare l’approvvigionamento idrico. Le opere che nel tempo hanno salvaguardato la fonte, unite ad una continua manutenzione dell’impianto, permettono oggi alla città di avere una propria indispensabile riserva. Tuttavia, non dobbiamo sottovalutare i rischi connessi al cambiamento climatico e allo sviluppo urbano. Per questo è importante far conoscere alle persone quale patrimonio abbiamo e pensare insieme a come tutelarlo per le prossime generazioni. Proprio per questo, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, abbiamo voluto sostenere l’iniziativa di Baldensis -AlpiBio e, insieme al Gruppo Dolomiti Energia, creare un momento che non sia solo teorico, ma anche di conoscenza diretta con le sorgenti stesse».
In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, dunque, mercoledì 22 marzo, presso la Sala della Fondazione Museo Civico in Santa Caterina 41, alle 17.00, si terrà l’incontro «Acqua dello Spino, Bene comune, fonte di resilienza alpina». Ad aprire la serata, si parlerà di «acqua dello Spino, bene comune resiliente», con Angelo Giovanazzi, promotore progettuale. Di «identità mineralogica e microbiologica dell’acqua dello Spino», parlerà Carlo Pedrolli, APSS Trento. Matteo Frisinghelli, di Novareti, affronterà il tema «Dalla sorgente alla fontana: lo Spino modello di gestione». A spiegare «il sistema dei controlli del laboratorio chimico del Gruppo Dolomiti Energia sulle acque dello Spino» sarà Marco Visintainer, di Dolomiti Energia Holding.
Mario Cristofolini, della Lilt di Trento, parlerà delle acque termali trentine, mentre il biologo del CiBio dell’Unitn, Oliver Jousson, parlerà della qualità dell’acqua delle Alpi trentine.
Il tema della «meteorologia, clima ed acqua potabile nelle Alpi: quali prospettive», sarà trattato da Simona Bordoni, UNITN. Infine, l’architetto Sandro Aita porterà al tavolo il progetto de «il Parco dello Spino, di San Colombano e del Leno: una proposta audace».
A chiudere la serata, moderata da Walter Nicoletti, l’Associazione Baldensins, propone una degustazione conviviale con le tisane del parco Baldo. Per l’occasione sarà allestita la Mostra Fotografica: «dalla fontana alla fonte» a cura dal Circolo fotografico, «L’immagine» e una esposizione di acquerelli delle antiche fontanelle roveretane di Marina Francesconi.
Ma oltre al momento della conferenza, sarà data la possibilità di visitare l’acquedotto: sabato 25 e domenica 26 marzo, il Gruppo Dolomiti Energia organizza delle visite guidate a numero chiuso. È obbligatorio iscriversi, dal 20 al 23 marzo, telefonando tra le 9 e le 12 al numero 0464456231.
Gli obiettivi che il progetto mira a sviluppare sono molteplici: diffondere la consapevolezza del valore dell'acqua dello Spino (del rubinetto e delle fontane), la conoscenza dei processi industriali necessari per rendere l’acqua potabile e dell’esigenza ambientale della riduzione dell'uso della plastica non riciclabile, insieme ad un percorso di miglioramento del valore percepito degli stakeholders legati alla gestione dell’acqua.
Nei confronti del turismo, l’obiettivo principe è quello di far conoscere, e riconoscere, la città di Rovereto attraverso l'eccellenza dell'acqua di Spino e delle sue fontane, con l’obiettivo di sviluppare l'identità di Rovereto, Città della Pace e Città dello Spino, fonte di cultura.