Due forti scosse di terremoto al largo delle Marche

La prima, di magnitudo 5.5, è accaduta alle ore 7.07, la seconda, di magnitudo 5.2, alle ore 7.08. Poi si sono susseguite altre 50 scosse di assestamento

Una forte scossa di terremoto è avvenuta stamattina alle ore 7.0 al largo delle Marche, la cui forza è stata quantificata in magnitudo 5.5, seguita da una seconda scossa di magnitudo 5.2 alle ore 7.08.
Una terza scossa, di magnitudo 4.0, si è verificata alle 7.12.
Dopo questi tre sismi importanti, una cinquantina di altre scosse di magnitudo dai 2 ai 3.8 gradi si sono susseguite fino alle ore 9.00, come si può vedere aprendo la pagina dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a questo link.

L’epicentro è stato localizzato per tutte a una trentina di miglia al largo dalle coste marchigiane, quindi - per dare un’idea - fuori dalle acque territoriali, il che ha escluso che dei centri abitati potessero essere investiti col pieno della forza liberata. L’ipocentro è stato a 8 km di profondità.
L’allarme tsunami è stato dato come previsto dai protocolli internazionali, ma lo stesso INGV ha escluso questa eventualità, precisando che non è mai accaduto nel Mediterraneo.

Il sisma, però è stato avvertito con forza a Fano, Pesaro, Ancona, Rimini e Cesena e, in misura minore, anche in Lazio e in Veneto.
Quanto ai danni a persone o cose, al momento i Vigili del Fuoco non hanno registrato criticità, ma solo alcuni piccoli effetti indesiderati. La gente comunque si è riversata nelle strade, sono state chiuse le scuole e fermati i treni per consentire il controllo dello stato dei binari.
Nella foto che segue, l’ultimo avviso grafico pervenuto dall’Istituto di Geofisica.