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Stromboli, l’allerta passa da livello giallo ad arancione

La fenomenologia è in decremento, ma l'ampiezza delle fluttuazioni a livello medio-alti indica una certa instabilità

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Foto di A Di Pietro - INGV.
 
L’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia comunica che nel corso di un sorvolo effettuato oggi con telecamere speciali è stato appurato che è cessato il trabocco lavico dell’area centromeridionale del 30 agosto. Il fronte lavico presenta un graduale raffreddamento.
Il flusso di anidride solforosa indica un moderato decremento.
L’ampiezza media del tremore vulcanico nelle ultime ore si sta riportando ai valori rilevati prima della recente sequenza esplosiva.
L’ampiezza della fenomenologia, tuttavia, mostra fluttuazioni a livelli medio-alti. Il quadro presenta dunque una certa instabilità.
 
Di fronte a queste informazioni, il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto il passaggio di allerta dal livello giallo ad arancione e l’attivazione della fase operativa di preallarme, secondo quanto previsto dal Piano nazionale di emergenza per l’isola.
La decisione, informa la Protezione civile, «è basata sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di competenza che per lo Stromboli sono l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Osservatorio Etneo, Osservatorio Vesuviano e Sezione di Palermo), l’Università di Firenze ed il Cnr-Irea».
Sulla base di queste segnalazioni si è deciso, inoltre, di estendere a due miglia marine, l’interdizione di navigazione nel tratto di mare antistante la Sciara del Fuoco.

Foto di Alessandro La Spina effettuata nel corso del ripristino delle strumentazioni danneggiate dalle recenti attività esplosive.







Foto di A Di Pietro
 
L’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia comunica che nel corso di un sorvolo effettuato oggi con telecamere speciali è stato appurato che è cessato il trabocco lavico dell’area centromeridionale del 30 agosto. Il fronte lavico presenta un graduale raffreddamento.
Il flusso di anidride solforosa indica un moderato decremento.
L’ampiezza media del tremore vulcanico nelle ultime ore si sta riportando ai valori rilevati prima della recente sequenza esplosiva.
L’ampiezza, tuttavia, mostra fluttuazioni a livelli medio-alti. Il quadro presenta dunque una certa instabilità.
 
Di fronte a queste informazioni, il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto il passaggio di allerta dal livello giallo ad arancione e l’attivazione della fase operativa di preallarme, secondo quanto previsto dal Piano nazionale di emergenza per l’isola.
La decisione, informa la Protezione civile, «è basata sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di competenza che per lo Stromboli sono l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Osservatorio Etneo, Osservatorio Vesuviano e Sezione di Palermo), l’Università di Firenze ed il Cnr-Irea».
Sulla base di queste segnalazioni si è deciso, inoltre, di estendere a due miglia marine, l’interdizione di navigazione nel tratto di mare antistante la Sciara del Fuoco.
 
Foto di Alessandro La Spina effettuata nel corso del ripristino delle strumentazioni danneggiate dalle rcenti attività esplosive.
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