Mobilità trentina: si parte. «Individuate» otto opere strategiche
Tra queste la Metropolitana di Trento e Metrolandia. Sarà possibile finanziarle senza ricorrere al mercato del credito

Al fine di consentire l'avvio delle
procedure per l'approvazione del Piano provinciale della mobilità,
la Giunta provinciale ha «individuato» le opere e gli interventi
strategici per i quali predisporre il Piano di mobilità o i suoi
piani stralcio.
Come dire che gli sforzi per realizzare quelle che un tempo
sarebbero state chiamate «realizzazioni di regime», stanno
prendendo l'abbrivio necessario per avviarle e condurle in
porto.
Queste le opere individuate |
1. Collegamento San Martino di
Castrozza - Passo Rolle. |
Per quel che riguarda l'approvazione dei singoli piani della
mobilità stralcio per le opere dal punto 1 al punto 4, è stato
tenuto conto della necessità di favorire un rapido iter per
realizzare le opere stesse.
Per ottenere ciò è stata fatta la scelta di un piano stralcio per
singola opera.
Per le opere relative al progetto «Metroland», invece, che sono
ricomprese nell'elenco dal punto 5 al punto 8, è stato tenuto conto
della necessità di sottoporre alle procedure di approvazione
previste dalla legge il progetto Metroland nella sua
unitarietà, al fine di acquisire le intese e i pareri dei soggetti
previsti.
È stato inoltre ritenuto necessario assoggettare il predetto
progetto nella sua unitarietà agli effetti previsti dalla legge per
quel che concerne l'efficacia conformativa sotto il profilo
urbanistico e la prevalenza su ogni altro strumento di
pianificazione territoriale.
Infine, per quel che concerne i collegamenti ferroviari previsti
dal punto 6 al punto 8, si provvederà (sino a diversa disposizione
e comunque fino alla definizione delle priorità per le opere da
inserire negli strumenti di programmazione di settore)
esclusivamente alla valutazione strategica sulle opere stesse,
nonché all'acquisizione o alla predisposizione di ogni altro
elemento progettuale o documentale necessario per approvare il
Piano di mobilità per stralcio tematico dell'intero progetto
Metroland.
Due le domande che abbiamo posto al governo provinciale
alla presentazione del progetto di «individuazione».
La prima riguardava il finanziamento delle opere. Un paio di anni
fa, quando è stato presentato il progetto Metrolandia, avevamo
chiesto come pensava la Provincia di finanziare un progetto così
impegnativo.
Il presidente Dellai ci aveva risposto allora che sarebbe stato
possibile farlo senza ricorrere al mercato del credito.
Oggi gli abbiamo chiesto se, dopo le riduzioni concordate in
ossequio al Federalismo Fiscale, fosse cambiato qualcosa nel piano
finanziario. E Dellai ci ha risposto confermando che la Provincia
avrebbe potuto procedere alla realizzazione di queste grandi opere
senza ricorrere al mercato del credito.
Chapeau!
La seconda riguardava lo scartamento della ferrovia che porta da
Trento a Mezzocorona. Il tratto metrolandese che porta a
Malé prevede infatti una realizzazione che parte non da Trento ma
da Mezzocorona. La Vaca Nonesa ha uno scartamento ridotto,
mentre per Metrolandia è previsto lo scartamento delle ferrovie
europee, quindi ci domandavamo come si pensava di raccordare il
collegamento.
Il Presidente ci ha precisato che da Trento a Mezzocorona esiste
già la ferrovia del Brennero.
In ordine di priorità, la Provincia ha già affidato uno studio
interno per la fattibilità del primo progetto che riguarda la
tratta da Rovereto a Arco.
Per quanto riguarda la metropolitana cittadina di Trento, i
rapporti sono portati avanti a stretto contatto con
l'Amministrazione comunale del capoluogo.
Per Metroland era stata prevista la grandezza di spesa
approssimativa di poco inferiore ai 5 miliardi.