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Dalla CCIAA: la «leadership femminile» nelle imprese trentine

L’analisi dell’ufficio studi e ricerche segnala che il numero delle imprenditrici che ricoprono cariche aziendali è in lieve aumento

Nelle imprese trentine – in base alla recente indagine curata dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio di Trento – le cariche attive ricoperte da donne (titolari, amministratrici, socie o altre cariche) sono 19.476, con un’incidenza del 25,5% sul totale.
Si tratta di un dato leggermente superiore a quello registrato in provincia di Bolzano (24,7%) e che è rimasto pressoché stabile negli ultimi anni: l’incremento rispetto al 2018 è infatti dello 0,8%, corrispondente a 160 cariche in più.
 
Tra i ruoli di responsabilità ricoperti da donne, quello di «socia» è predominante con 6.730 posizioni attive al 31 dicembre 2022, ovvero il 34,6% del totale femminile, percentuale che risulta addirittura superiore a quella raggiunta dalla quota maschile (19,1%).
Quello di «socia» è comunque un ruolo che non definisce con esattezza la posizione e il grado di leadership ricoperti all’interno dell’azienda, mentre maggiore rilievo assumono le cariche di «titolare» e «amministratrice» alle quali fanno capo precisi poteri di gestione, rischi e responsabilità imprenditoriali.
 
In provincia di Trento, le donne che ricoprono il ruolo di «titolare» sono il 31,2% (6.084), mentre le «amministratrici» sono il 26,8% (5.215).
In questi due casi, però, se si prende in considerazione il corrispondente dato maschile, emerge che la percentuale di «titolari» sale al 37,6% e quella di «amministratori» al 34,1%, confermando l’atavica predominanza maschile nei confronti di posizioni apicali legate alla proprietà e alla titolarità dell’azienda.
 
Nonostante il distacco rimanga significativo, negli ultimi anni è possibile osservare una lieve inversione di tendenza riguardo all’aumento della presenza femminile nelle posizioni di vertice.
Rispetto al 2018, le cariche di «amministratrici» e di «titolari» hanno infatti registrato un incremento rispettivamente del 5,7% (+279 posizioni attive) e del 2,2% (+129), mentre le «socie» sono diminuite dell’8,8% (-493).
 
Con riferimento alle classi di età, i ruoli apicali sono ricoperti con maggiore frequenza da donne di età compresa tra i 50 e il 69 anni (45,7%) e tra i 30 e i 49 (37,2%), mentre le giovani imprenditrici (tra i 18 e i 29 anni) ricoprono ruoli di responsabilità solo nel 5,1% dei casi.
Se confrontati con i dati del 2018, le posizioni di amministratrice sono aumentate di quasi il 20% per le donne sopra ai 50 anni di età, mentre sono diminuite del 9% circa per quelle della classe 30-49 anni.
Ancora più significativo il calo delle imprenditrici più giovani (-13,7%) che perdono posizioni sia in qualità di «amministratrici» sia come «titolari».
 

 
«La presenza delle donne nelle posizioni di vertice delle nostre imprese è numericamente significativa – commenta Giovanni Bort, Presidente della Camera di Commercio di Trento – ma la strada verso la parità con quella dei loro omologhi maschili è ancora lunga da percorrere.
«Risulta quindi sempre più importante promuovere azioni e interventi in grado di favorire l’accesso delle donne ai ruoli dirigenziali.
«I dati ci dicono che, riguardo a formazione e competenza, ci sono tutti i presupposti per puntare a un maggiore equilibrio tra i generi ma, forse, quello di cui c’è ancora più bisogno è un cambio culturale.»

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