Sopralluogo all’ex convento dell’Inviolata di Riva del Garda
Nella mattina di oggi il sindaco Cristina Santi e l’assessore ai lavori pubblici Pietro Matteotti hanno effettuato un sopralluogo

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Dopo un primo incontro dell’amministrazione comunale con l’arch. Cinzia D’Agostino, al quale ha preso parte qualche giorno fa anche l’assessore Mauro Malfer, il sindaco e l’assessore Matteotti hanno voluto approfondire lo stato di avanzamento dei lavori, la cui conclusione è prevista entro Pasqua, anche in vista della definizione puntuale della destinazione dell’antico immobile, che assieme alla contigua chiesa dell’Inviolata rappresenta uno dei monumenti più rilevanti di Riva del Garda e del Trentino.
Un capolavoro seicentesco patrocinato dai Madruzzo e donato all’ordine che custodiva il complesso di Sant’Onofrio al Gianicolo a Roma, dove i cardinali trentini avevano eretto la propria cappella sepolcrale.
Parte dell’immobile è già in uso all’attiguo Conservatorio, il cui edificio è collegato all’ex convento nel settore settentrionale; per la restante parte il progetto ha previsto funzioni pertinenti ad attività culturali ed eventi musicali, in sinergia alle attività del Conservatorio, e ad attività ecclesiali e culturali, nella prospettiva della creazione di un centro studi diocesano sulla musica sacra, in virtù di un accordo con l’Arcidiocesi di Trento.
Sui dettagli del futuro utilizzo dell’ex convento la nuova amministrazione ha in previsione una verifica e possibili affinamenti, da concordare con il Conservatorio e con l’Arcidiocesi di Trento, con l’obiettivo della massima valorizzazione di un monumento di ragguardevole pregio, che il restauro ha messo in ulteriore, grande evidenza, e in particolare di una possibile fruizione del pubblico, con modalità che dovranno essere attentamente studiate.
«Ho ricevuto dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti la disponibilità a sostenere pienamente questo progetto -spiega il sindaco Santi- e come amministrazione comunale vogliamo assolutamente cogliere questa opportunità. E fare in fretta, per restituire finalmente questo meraviglioso edificio storico alla collettività.»
«I dettagli da definire sono numerosi -aggiunge l’assessore Matteotti- e attengono anche a una complicata situazione catastale, per la quale occorrerà concordare con l’Arcidiocesi una soluzione che soddisfi sia loro, sia l’amministrazione comunale.»
Il restauro - iniziato nel marzo del 2017 - è stato condotto in due fasi: la prima, per la parte architettonica, si è occupata del consolidamento statico della struttura, interessata diffusamente da fessurazioni causate principalmente gli eventi bellici e sismici, per mezzo di minime opere di adeguamento funzionale mediate da una particolare attenzione al recupero delle finiture originarie.
La seconda fase ha preso in carico l’apparato decorativo, ovvero pitture e affreschi.
I lavori hanno fornito nuovi dati sulle tecniche costruttive e sugli adattamenti subiti dal convento, oltre a finiture e decorazioni che risultavano occultate da strutture posteriori, come i controsoffitti in malta paglia.
In particolare al primo piano, dove si trovavano le celle dei frati Gerolimini, con gli accessi segnalati da affreschi con immagini di venerabili rappresentanti dell’ordine: qui sono emersi i soffitti lignei originari, tra i quali una bella struttura in legno dipinto nella stanza superiore al refettorio.
Il soffitto riccamente decorato è attribuibile al XVII secolo, eseguito con disegno seriale a volute fitoformi in bicromia nella gamma delle terre.
La decorazione interessa anche le pareti con riquadrature e cornici, che riprendono i toni cromatici della decorazione a soffitto.
La stanza si distingueva quindi dalla semplicità delle celle, sia in decorazione sia in ampiezza, forse destinata alle riunioni dei padri o come studiolo, e aveva accesso da un andito ricco di decorazioni parietali.
lavoro di restauro ben fatto
ricordo che il convento è stato utilizzato come scuola da frati gerolomini 1802 e poi dafrato conventuali 18174-1849
suore sacro cuore 1877-1965 asilo -scuola
ricordo che l'accordo con la S.SEde e Curia prevede che un piano venga utilizzato per un congruo numero di anni dalla Curia per portare nel convento tutti gli archivi parrocchiali della zona
saluti
ricordo che il convento è stato adoperato come scuola primaria dal 1802 gerolomini e po frati conventuali 1817-1849
suore sacro cuore asilo ed educandato
lavoro di restauro fatto bene
mnell'accordo con la S:SEDE e curia si parla dell'utilizzo di un piano per portare nel convento tutti gliu archivi parrocchiali della zona
riguardo al'organo di proprietà della Provincia di Trento direi che è meglio costudito a Trento poiche qui mancano le sicurezze grazie
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