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Proclamati i vincitori del 27° Concorso Riccardo Zandonai

Sono 12 i premiati del Concorso per giovani cantanti lirici, ma solo il 24 luglio si saprà a chi verranno assegnati i prestigiosi riconoscimenti

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La giuria del Concorso: Frattima, Sburlati, Sighele, Stinchelli, Christ.
 
Sono 12 i premiati della 27esima edizione del Concorso per giovani cantanti lirici Riccardo Zandonai, ma solo il 24 luglio, alle 21.30, nel Cortile della Rocca, si saprà a chi verranno assegnati i prestigiosi riconoscimenti.  
Questi i vincitori, selezionati tra i 150 giovani che, da 26 Paesi, hanno partecipato al Concorso.
Internazionale anche la rosa dei vincitori.

Merkudinova Yulia, Ucraina
Ferraro Ester, Italia
Klisovic Franko, Croazia
Gudjonsdottir Bryndis, Islanda
Yoona Choi, Corea del Sud
Yurii Strakhov, Ucraina
Daniela Rosaria Barbara, Italia
Federica Raja, Italia
Miwako Okamura, Giappone
Jaegyeong Jo, Corea
Jerica Steklasa, Slovenia
Louise Foor, Belgio
 
La cerimonia e il concerto rappresenteranno anche l’inaugurazione ufficiale della 37esima edizione del musicaRivafestival, in programma fino al 2 agosto a Riva del Garda, con artisti quali Piovani, Percussionisti e Solisti del Teatro alla Scala di Milano, Neri per Caso e molti altri.
Sei i premi oltre al podio, premio Riccardo Zandonai, Premio Musica Riva Festival e 4 premi Comune di Riva del Garda e musicaRivafestival.
 
Le fasi del Concorso, iniziato il 17 luglio a Riva del Garda, si sono concluse nella tarda serata del 21 luglio al Conservatorio Bonporti.
I 150 giovani cantanti lirici in gara hanno presentato 4 brani tratti dal repertorio operistico, in lingua originale, per tre fasi del Concorso: prima prova-eliminatoria, seconda prova-semifinale, terza prova-eliminatoria.
Cinque i membri della giuria: Mietta Sighele, cantante lirica trentina, Direttore artistico del Concorso Zandonai e del musicaRivafestival; Enrico Stinchelli, Direttore artistico del teatro Verdi di Pisa, regista ed autore de La Barcaccia di Rai Radio 3; Christian Frattima, Direttore d’orchestra, Direttore Artistico di Coin du Roi, Direttore artistico Riga Festival; Lucas Christ, assistente della Direzione musicale del Teatro la Fenice di Venezia, Michela Sburlati, docente del Conservatorio Santa Cecilia di Roma e soprano.
 
E così tocca all’Òra del Garda svelare quello che è stato questo Concorso. Le voci portate dal vento, per giorni, in tutta la città.
Color terra battuta, nel cortile interno del conservatorio di Riva del Garda arie e accordi. L’ascolto è un privilegio.
Voci di ragazzi che a volte non hanno nemmeno 20 anni, potenti, appassionate, in una prova che rappresenta una tappa importante della carriera. A una giuria di grandi nomi il compito di guardare nelle pieghe di quelle voci, confezionate in anni di studio.
Stanze e corridoi, da mattina a tarda sera, prove di Belcanto e mirabili esecuzioni al pianoforte.
Questa musica semplicemente arriva. Ci sono maestri di piano che, per 12 ore al giorno, accompagnano chi partecipa al Concorso. Ogni prova come fosse una prima.
 
Il primo giorno occhi segnati da ore di volo, treno, corriera. Un trolley, una nuova città di questa Italia fatta di sorprendenti province.
Raccoglimento dinanzi allo spartito, un vestito leggero, scarpe. Fuori fa caldo. Sull’orlo della chiamata il cambio d’abito. Il cantante che sale sul palco, all’esame della giuria, è un capolavoro di compostezza ed eleganza.
Chi giudica è anche l’istituzione che rappresenta: è La Fenice di Venezia, il Conservatorio di Santa Cecilia, l’indomabile penna del critico, dello scrittore ed autore, la direzione d’orchestra, teatri e prestigiose rassegne, la passione per la lirica, i soprani di fama internazionale. Sono nomi di peso, capaci di segnare una carriera.
 
Quattro minuti o poco più e questi grandi maestri dicono un semplice Grazie, ma chinando il capo. Ai registri il compito di serbare la memoria di voci che domani raccoglieranno trionfi.
Ogni cantante ha diritto, se lo vuole, ad un confronto con la giuria, in un secondo momento. Un confronto privato che vale il biglietto per questo spicchio di Belpaese.
Per costruire una opportunità di livello ed autorevolezza, che poi si intreccia a musicaRivafestival (grandi nomi, quest’anno Piovani) ci vuole un anno intero.
Per approntare eventi come questi, convocare a Riva i grandi della classica, del Belcanto, i protagonisti della scena musicale contemporanea ci vuole una vita intera, quella di una donna, Mietta Sighele.

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