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7 coperte rosse per dire «mai più alla violenza sulle donne»

Sono state realizzate da singoli cittadini ed esposte nella veranda del Casinò municipale di Arco

Sono esposte nella veranda del Casinò municipale le sette coperte rosse realizzate da singoli cittadini, gruppi e associazioni per dire «mai più» alla violenza sulle donne.
Nell’allestimento sono stati compresi anche l’opera artistica collettiva «Ali di donne», ideata da Luciana De Bellis e realizzata assieme a una decina di residenti della Rsa della Fondazione Comunità di Arco con la collaborazione di Fabio Amistadi, inaugurata il 24 novembre e inizialmente posizionata al vicino «padiglione della musica»; e il cartello informativo realizzato dalla Sezione scout Cngei di Arco, consegnato all’amministrazione comunale il 23 novembre in occasione della cerimonia di consegna delle panchine rosse realizzate dalla cooperativa sociale Garda 2015.
 
Giovedì 22 dicembre, poco dopo mezzogiorno, la breve cerimonia di inaugurazione, presenti il sindaco Alessandro Betta, il consigliere comunale con delega a inclusione, diritti civili, laicità e pace Tommaso Ulivieri, la responsabile Servizio politiche sociali e prima infanzia Viviana Sbaraini e l’artista Luciana De Bellis.
 
«Queste coperte dovrebbero riscaldare il bene che c’è in noi -ha detto il sindaco Betta- potendo infatti far riflettere le persone su un tema tanto drammatico e contribuire così attraverso queste forme di linguaggio artistiche a imprimere un’accelerata al cammino culturale necessario per superare la terribile piaga della violenza sulle donne, che molto spesso si consuma nelle coppie o in famiglia. Una contraddizione stridente, quest’ultima: proprio nel luogo dell’amore nelle sue diverse forme, la violenza!
«Insieme alle coperte, anche la bellissima opera collettiva della Fondazione Ali di donne, che ci piacerebbe potesse essere per così dire adottata dal nostro territorio: ispira gioia, trasmette libertà proprio come l’idea della donna portatrice di questi valori, e mi piacerebbe vederla esposta anche in altri luoghi pubblici, scuole, ma anche alberghi o simili».
 

 
«Queste coperte stanno girando su tutti i Comuni del nostro territorio – ha spiegato il consigliere Ulivieri – per portare un messaggio di vicinanza, calore e affetto alle donne vittime di violenza.
«Vogliamo dire loro che la collettività condanna fermamente ogni forma di violenza e che le tutela. Siamo tutti dalla loro parte, uniti e solidali.
«E questo luogo, la veranda del Casinò, mi piacerebbe diventasse la sede di installazioni e iniziative sui diritti umani e sui temi della pace e della non violenza, dell’inclusione e della solidarietà.»
 
L’invito a una mobilitazione diffusa per un progetto corale finalizzato alla realizzazione di una grande coperta di lana rossa, dal valore simbolico forte e plurimo, era stato lanciato nell’ottobre del 2021 dal Tavolo sociale per il contrasto alla violenza di genere, composto dai referenti dai sette Comuni e della Comunità Alto Garda e Ledro -Arco, Drena, Dro, Ledro, Nago-Torbole, Riva del Garda e Tenno- e dalla Comunità stessa, nel corso della conferenza stampa di presentazione della camminata sul lungolago da Torbole a Riva del Garda che si è tenuta il 25 novembre di quell’anno per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
La proposta: la cittadinanza si attivi realizzando dei quadrati di lana rossa della dimensione di 20 x 20 centimetri, per un successivo assemblaggio. La risposta è stata superiore alle aspettative: negli appositi raccoglitori allestiti all’entrata dei sette municipi dei Comuni della Comunità di Valle si sono recati tantissimi singoli cittadini, famiglie, associazioni, case di riposto, circoli anziani, e non sono dall’Alto Garda e da Ledro ma anche dalla valle dell’Adige.
 
I quadrati di lana rossa, alla fine, sono stati circa 1300, per una superficie complessiva di circa 50 metri quadrati.
Quindi, un gruppo di volontarie di Luogo Comune, il centro di aggregazione che si trova in via Marchi a Riva del Garda, si è occupato del lavoro, non semplicissimo, di cucito, necessario per realizzare le sette coperte di lana rossa, simbolo della vicinanza di tutto il territorio alle donne vittime di violenza e di femminicidio (nel frattempo, infatti, si era abbandonata l’idea iniziale di una sola coperta, che sarebbe risultata di dimensioni eccessive e ingestibili).
Coperte che sono state presentate ed esposta per la prima volta lo scorso 8 marzo, Giornata internazionale della donna, nel corso di un evento dedicato, al parco Nelson Mandela ad Arco.
 
Di recente sono state esposte anche a Mezzolago nel Comune di Ledro, lo scorso 25 novembre, a conclusione della camminata con cui ancora una volta i sette Comuni dell’Alto Garda e Ledro hanno detto «mai più» alla violenza sulle donne.

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