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L’orchestra Brixiae Harmoniae ha vinto il Flicorno d’oro

L’orchestra di fiati bresciana ha vinto l’edizione 2023 del concorso bandistico internazionale Flicorno d’oro, che si è svolto a Riva del Garda dal 31 marzo al 2 aprile

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Il concorso, organizzato dall’associazione Flicorno d’oro in collaborazione con il Corpo bandistico Riva del Garda e la Federazione dei corpi bandistici della Provincia di Trento, è aperto a bande non professioniste (è ammesso il 10 per cento di musicisti professionisti) senza limite nel numero dei componenti, che competono suddivise in cinque categorie: Superiore, Prima, Seconda e Terza. Quest’anno sono state ventisei le bande che si sono sfidate sul palco del Palazzo dei congressi, provenienti da Italia, Belgio, Svizzera, Croazia, Germania, Austria, Slovenia e, per la prima volta nella storia del concorso, dall’estremo oriente: la Suranaree Girls Wind Symphony di Bangkok, Thailandia.
Ventisei esibizioni, millecinquecento musicisti, cinquemila fra esperti e appassionati del settore provenienti da tutto il mondo presenti durante i tre giorni di manifestazione,
 
Dal punto di vista tecnico le prove di concorso consistono nell’esecuzione di due composizioni (un brano d’obbligo e una composizione a libera scelta), diversificate per livello tecnico a seconda della categoria, che sono valutate, attraverso una dettagliata scheda tecnica, dalla giuria.
Quest’anno presidente della giuria era un nome molto noto alla realtà bandistica internazionale: Franco Cesarini, direttore della Filarmonica di Lugano, compositore, attivo in tutta Europa, America e Asia. Insieme a lui, Bert Appermont, affermato compositore e direttore belga, il direttore della banda delle forze armate israeliane Rom Shamir, il musicista bergamasco Savino Acquaviva, direttore della Filarmonica Mousiké, il musicista e direttore artistico dell’Associazione delle bande austriache Helmuth Schmid, il compositore sardo Filippo Ledda e il maestro spagnolo Rafael M. Garrigos Garcia.

A ogni brano è stato assegnato un punteggio rispetto ai criteri dell’intonazione, della qualità e del bilanciamento del suono, della tecnica e dell’articolazione, dell’insieme e della ritmica, dell’espressione e della dinamica, e infine dell’interpretazione.
Per ogni categoria in base ai punteggi ottenuti sono stati assegnati i premi, e la banda che ha ottenuto il punteggio più alto in assoluto superiore a 90 si è aggiudicata il Trofeo Flicorno d’oro.
 

 
L’orchestra Brixiae Harmoniae, diretta dal Mo. Andrea Gasperin e dal Mo. Giulio Piccinelli, si è imposta nella categoria Superiore con un punteggio, 93,83, che le ha consentito di aggiudicarsi il Trofeo Flicorno d’oro 2023.
Ha anche fatto incetta di menzioni speciali, aggiudicandosene ben tre: alla performance del direttore Andrea Gasperin, al primo oboe Pietro Bodini e alla sax soprano Martina Madini.

Virtuali secondi e terzi, la banda giovanile Città di Ferentino (provincia di Frosinone) diretta dal Mo. Luigi Bartolini e la Musikverein Roitham am Traunfall (Austria) diretta dal Mo. Christoph Wiesenberger, rispettivamente prima e seconda classificata della Terza categoria con 90,83 e 89,58 punti. Per quanto riguarda le altre categorie, nella Prima si è imposta l’Orchestra di fiati Euritmia (Povoletto, provincia di Udine) diretta dal Mo. David Gregoroni (87,54 punti) e nella Seconda la Marktmusikkapelle Taiskirchen (Austria) diretta dal Mo. Johanna Huber (86,92 punti.
Le altre menzioni speciali sono state riconosciute dalla giuria a Francesco Loppi (oboe) del Complesso strumentale degli amici della musica di Allumiere, ad Andrea Martinella (oboe) dell’Associazione culturale musicale Val Isonzo e alla tromba solista del Musikverein Roitham am Traunfall.
 
A caratterizzare ulteriormente il Flicorno d’oro sono i messaggi, gli spunti artistici proposti attraverso la scelta dei brani d’obbligo del concorso: la musica come ponte, come messaggera di indirizzi sociali e artistici di grande spessore.
Un omaggio e una scoperta verso le peculiarità ambientali del nostro territorio regionale, tema che il direttore artistico ha voluto trattare in tutte le edizioni.
A fare ciò nella categoria Superiore è stato il brano d’obbligo Sinfonietta n. 3 «Zwölfmalgreien Sketches»: una impegnativa composizione del presidente di giuria, Franco Cesarini, dedicata al sobborgo bolzanino di Dodiciville; l’impegno verso i temi della pace, verso i valori e la forza delle idee e della ragione contrapposti a quelli della violenza sono il pensiero portante della composizione di Marco Somadossi «Fanfare and Hymn for Peace», brano d’obbligo per la Prima categoria.


 
La riscoperta del repertorio storico italiano è un altro dei fili conduttori che il Flicorno d’oro ha sviluppato nel corso degli anni grazie alla lungimiranza di Daniele Carnevali, direttore artistico del concorso per ben tredici edizioni.
Il brano d’obbligo della Seconda categoria è stato «A Porta Pia» del compositore di origini veronesi Carlo della Giacoma nell’adattamento per organico moderno del maestro della banda dell’Esercito italiano, Filippo Cangiamila.
Infine, come brano d’obbligo per la categoria Terza si è voluto rendere omaggio al presidente di una associazione musicale portando l’attenzione a questa figura con la composizione di Benoit Chantry, «The President».
 
I tre giorni di manifestazione si sono aperti venerdì 31 marzo con il concerto di gala che il concorso ha offerto come di consueto ai suoi ospiti e a tutta la comunità: sul palco della sala Garda del Centro congressi, una fra le migliori e blasonate bande italiane, l’Orchestra di fiati della Valcamonica diretta da Denis Salvini. Il concorso si è chiuso domenica sera con una grande festa e con la proclamazione dei risultati, alla quale ha preso parte per l’amministrazione comunale il vicesindaco e assessore alla cultura Silvia Betta.

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