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Riva del Garda ha celebrato la Festa della Repubblica

Grande partecipazione, venerdì 2 giugno, al tradizionale concerto del Corpo bandistico cittadino per la Festa della Repubblica, diretto dal Mo. Mario Lutterotti


Foto di Matteo Tedeschi.


Al concerto, che si è svolto nel cortile della Rocca, hanno preso parte per l’amministrazione comunale il vicesindaco Silvia Betta e la Giunta municipale, una folta rappresentanza del Consiglio comunale con il presidente Salvatore Mamone, il parroco don Francesco Scarin, le rappresentanze delle forze dell’ordine e delle associazioni d'arma.
 
«Sono trascorsi 77 anni -ha detto, nel corso del suo intervento, il vicesindaco- da quel 2 giugno 1946 in cui i nostri concittadini, e per la prima volta anche le nostre concittadine, furono chiamati a esprimersi per mezzo di un referendum istituzionale sulla forma dello Stato.
«La scelta fu quella della Repubblica, con la quale l’Italia, appena uscita dalla devastazione e dagli orrori della Seconda guerra mondiale, scriveva una nuova ed entusiasmante pagina della sua storia e sceglieva una nuova strada di democrazia, di libertà, di pace e di solidarietà.
«Ancora oggi a pensare ai nostri genitori e ai nostri nonni, a cosa avranno pensato e provato in quei giorni, mi sento di dover esprimere un sentimento di gratitudine, di riconoscenza e di commozione.»
 

 
«Oggi la democrazia è un patrimonio consolidato, anche se sempre da difendere -ha aggiunto il vicesindaco- la libertà è a fondamento delle nostre vite, eppure l'importanza di quel passaggio storico è tale che le ragioni e i sentimenti di una grande festa rimangono vivi ancora oggi.
«Non dobbiamo tuttavia dimenticare che viviamo un periodo storico tanto difficile quanto complesso e, se possiamo fortunatamente dire che ci siamo lasciati alle spalle il periodo più drammatico della pandemia, purtroppo, oggi, come un anno fa, viviamo ancora la difficile situazione della guerra di aggressione russa all'Ucraina, che vede un popolo resistere coraggiosamente per difendere la propria libertà.
«In un contesto diverso ma ugualmente drammatico gli italiani non hanno mancato di offrire aiuto e solidarietà agli abitanti dell'Emilia Romagna, della Toscana e delle Marche in occasione dell’emergenza alluvionale che ha colpito così duramente quei territori.
 
«Anche le istituzioni, a partire dal nostro presidente Mattarella, hanno testimoniato fin da subito una vicinanza solidale e operosa ai bisogni e al dolore delle persone e delle comunità.
«A questo proposito permettetemi un particolare ringraziamento al Protezione civile del Trentino che si è attivata, come sempre, con grande spirito di servizio per portare soccorso immediato alle comunità colpite così duramente dall'alluvione.
«Credo fermamente che gli esempi citati possano farci capire che sempre di più il comportamento, l’impegno e il contributo di ogni singolo cittadino possono fare la differenza per tutta la collettività.
«Anzi, sempre di più sono necessari e doverosi».
 

 
Il vicesindaco Sivia Betta si è poi rivolta ai giovani, esortandoli a rendersi interpreti dello straordinario patrimonio di libertà che proprio nel 2 giugno del 1946 ci venne garantito: repubblica, democrazia, Costituzione:
«Nulla di astratto e fugace, ma un patrimonio da diffondere, tutelare e custodire.
«Vorrei ricordare alle ragazze e ai ragazzi che la libertà si esercita con l'espressione del voto che è il senso più alto e significativo della democrazia, una conquista che, è bene ricordare, fino al 1946 non era riconosciuta a tutti: l'estensione del voto alle donne fu sancita solo con decreto governativo nel 1945 e, solo nell’anno successivo, venne riconosciuto il loro il diritto alla eleggibilità.
«Non c'è democrazia senza partecipazione al voto e, purtroppo, dobbiamo costatare che il dato negativo che emerge da ogni elezione è l'aumento dell'astensionismo. Sta a voi, ragazze e ragazzi, invertire la tendenza!»
 
«Nel festeggiare la scelta di responsabilità e il senso di comunità di coloro che 77 anni fa votarono per la Repubblica -ha detto, ancora, il vicesindaco- auspico che questa festa e il ricordo di quel fondamentale momento storico rimangano vivi nei nostri cuori alimentando il nostro dovere di cittadini alla partecipazione democratica e alla tutela delle nostre istituzioni repubblicane.
«Mi auguro di cuore che la libertà, la democrazia, la pari dignità di ogni persona, uno Stato che possa alleviare le disuguaglianze e che ci sostenga di fronte alle nuove sfide che ci attendono, siano sempre fonte di ispirazione per il nostro agire politico quotidiano anche nella nostra bella città di Riva del Garda».
 

 
Il vicesindaco silvia Betta ha concluso riportando un pensiero che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto dedicare ai giovani e alle donne proprio in occasione della festa della Repubblica: «I giovani devono partecipare alle trasformazioni in atto nel Paese e non subirne gli effetti.
Lavorare in un Paese diverso dal proprio deve essere una scelta e un'occasione per accrescere la propria formazione.
Non può essere una fuga necessaria. I giovani chiedono di essere ascoltati. Sono l'energia vitale che va velocemente reintrodotta nel motore dell'Italia.
L'articolo 3 della Carta costituzionale assegna alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese. È la nostra declinazione di un diritto alla felicità».
 
E riguardo alle donne: «Vi sono dinamiche vecchie e nuove che influiscono nelle scelte di vita. Sono ancora presenti gli ostacoli da rimuovere per permettere loro una piena realizzazione nella dimensione lavorativa e nel vissuto privato. Quando il diritto di un singolo viene negato è tutta la comunità a risentirne. Fino a quando esisterà un solo ambito precluso di fatto a una donna il principio di uguaglianza sarà tradito».

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